Oggi L’Adige, testata storica di Verona fondata nel 1866, compie 154 anni! Davvero una bella età per un giornale. Nato cartaceo, oggi è un quotidiano pubblicato online, come richiedono i tempi. Una testata antica nella forma più attuale possibile per dare una voce diversa, autonoma, indipendente alla nostra Verona che amiamo, come l’amava chi ha fondato L’Adige più di un secolo e mezzo fa, ma che è ferma e zitta.
Ferma, paralizzata da un potere che tutto spegne e muove solo interessi particolari. Coincidessero col bene comune, potrebbe passare, come passava durante la prima Repubblica, quando c’era chi mangiava ma anche faceva. E qualcosa è rimasto. Ma gli interessi che tengono ferma Verona non coincidono con il bene comune. E allora bisogna cambiare.
Però Verona è anche zitta. Mancava un luogo di dibattito, dove avessero spazio le migliori teste, le migliori energie interessate a far ripartire Verona e il suo territorio. Mancava uno strumento editoriale indipendente per dare spazio e voce ad un dibattito finalizzato a impostare una visione della Verona dei prossimi trent’anni, senza distinzione di schieramento politico, con l’unica discriminante di pensare al bene comune.
Ci stiamo riuscendo. I numeri e le adesioni ci confortano. Anzi, ci entusiasmano. Le idee e le notizie pubblicate su L’Adige, scritte da persone di diversa estrazione politica e culturale, hanno tutte il minimo comune denominatore di nascere dalla buonafede e dalla volontà di essere utili alla comunità.
Dire la verità ha un prezzo. Se a molti è gradita, a pochi è sgradita. Non ci dispiace dispiacere a qualcuno se questo serve. Chi ci ha letto non può non aver capito il nostro intento. L’Adige è a disposizione di chiunque vuole far ripartire Verona. Abbiamo appena cominciato. L’obiettivo è diventare la voce della maggioranza dei veronesi, di essere un flusso di idee, di notizie, di proposte che scorre continuamente in mezzo alla città. Proprio come il nostro fiume.





15 Ottobre 2020
Editoriali & commenti | In evidenza
154 anni fa nasceva L’Adige. Oggi, come allora, vuole far ripartire una città immobile
Oggi L’Adige, testata storica di Verona fondata nel 1866, compie 154 anni! Davvero una bella età per un giornale. Nato cartaceo, oggi è un quotidiano pubblicato online, come richiedono i tempi. Una testata antica nella forma più attuale possibile per dare una voce diversa, autonoma, indipendente alla nostra Verona che amiamo, come l’amava chi ha fondato L’Adige più di un secolo e mezzo fa, ma che è ferma e zitta.
Ferma, paralizzata da un potere che tutto spegne e muove solo interessi particolari. Coincidessero col bene comune, potrebbe passare, come passava durante la prima Repubblica, quando c’era chi mangiava ma anche faceva. E qualcosa è rimasto. Ma gli interessi che tengono ferma Verona non coincidono con il bene comune. E allora bisogna cambiare.
Però Verona è anche zitta. Mancava un luogo di dibattito, dove avessero spazio le migliori teste, le migliori energie interessate a far ripartire Verona e il suo territorio. Mancava uno strumento editoriale indipendente per dare spazio e voce ad un dibattito finalizzato a impostare una visione della Verona dei prossimi trent’anni, senza distinzione di schieramento politico, con l’unica discriminante di pensare al bene comune.
Ci stiamo riuscendo. I numeri e le adesioni ci confortano. Anzi, ci entusiasmano. Le idee e le notizie pubblicate su L’Adige, scritte da persone di diversa estrazione politica e culturale, hanno tutte il minimo comune denominatore di nascere dalla buonafede e dalla volontà di essere utili alla comunità.
Dire la verità ha un prezzo. Se a molti è gradita, a pochi è sgradita. Non ci dispiace dispiacere a qualcuno se questo serve. Chi ci ha letto non può non aver capito il nostro intento. L’Adige è a disposizione di chiunque vuole far ripartire Verona. Abbiamo appena cominciato. L’obiettivo è diventare la voce della maggioranza dei veronesi, di essere un flusso di idee, di notizie, di proposte che scorre continuamente in mezzo alla città. Proprio come il nostro fiume.