Aeroporto Catullo Spa, passa l’aumento di capitale da 35 milioni. I soci pubblici ex Aerogest saranno della partita. La Fondazione si astiene

L’Assemblea straordinaria di Catullo S.p.A., che gestisce gli aeroporti di Verona e Brescia, riunitasi nella mattinata odierna, ha deliberato all’unanimità dei presenti (98,9%) l’aumento di capitale sociale di 35 milioni di euro, mediante l’emissione di 1.545.740 azioni ordinarie, del valore nominale di euro 22 ciascuna a un prezzo di emissione unitario pari a Euro 22,70. L’aumento di capitale è finalizzato al rafforzamento patrimoniale della Società, necessario per proseguire l’attività di gestione corrente degli aeroporti affidati in concessione, sostenere i previsti interventi infrastrutturali che interesseranno, in particolare, il terminal dell’aeroporto di Verona (Progetto Romeo) e quello dell’aeroporto di Brescia e le infrastrutture di volo di entrambi gli scali, nonché per rispettare gli impegni assunti con i propri enti finanziatori. I soci avranno tempo fino al 31 luglio 2021 per eseguire l’aumento di capitale sociale.  L’Assemblea ha inoltre provveduto a modificare l’articolo 25 dello Statuto della Catullo al fine di consentire ai soci pubblici azionisti di Aerogest di sottoscrivere l’aumento di capitale sociale.

La pandemia da Covid-19 ha fortemente condizionato il traffico dell’aeroporto di Verona, che ha chiuso il 2020 con una flessione del 71% rispetto al 2019. Con l’avvio della stagione estiva, a decorrere dal 28 marzo, lo scalo ha iniziato a registrare una graduale ripresa, collegata all’intensa campagna vaccinale e, in tempi più recenti, all’eliminazione dei 5 giorni di quarantena per i passeggeri in arrivo in Italia. Il numero dei viaggiatori sta aumentando, passando dalla media giornaliera di 1.100 passeggeri nella prima settimana di maggio, alla media giornaliera di oltre 1.600 passeggeri negli ultimi 7 giorni. Un incremento del 45% in 2 settimane che, secondo una nota della società, procederà con lo stesso trend. Nel 2020, l’aeroporto di Brescia ha confermato la sua vocazione di scalo cargo, gestendo complessivamente 39.234 tonnellate di merce, con una crescita del 28% rispetto al 2019, determinata in particolare da un potenziamento dell’attività di DHL e Poste Italiane, conseguente anche alla capillare intensificazione del commercio online. Un andamento positivo che si rafforza nell’anno in corso, con l’attività aggiuntiva di voli cargo charter settimanali.

Aerogest è ora nella fase di liquidazione, un passaggio dovuto per effetto della Legge Madia 124 del 2015, che prevede la riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, per ridurre il numero delle società partecipate al fine di un contenimento della spesa.

Questa la dichiarazione del sindaco Federico Sboarina: «Bene l’aumento di capitale deliberato oggi per la società del Catullo. Con quello di Veronafiere rende la giornata di oggi veramente simbolica per la nostra città, nel segno dell’accelerazione economica. L’impegno che si sono presi i soci del Catullo, vista l’importanza di questo asset per l’economica del nostro territorio, è importante perché nel superare il Covid adesso possiamo programmare un rilancio a lungo termine. La pandemia ha solo ritardato le decisioni già prese, obiettivi strategici perseguiti nell’interesse del territorio e della sua economia. La crescita e lo sviluppo del Catullo sono stati tra gli obiettivi per i quali ho lavorato da subito, già nei giorni seguenti all’insediamento. Ho sempre spinto perché il socio privato realizzasse il piano industriale necessario per  veder partire nello scalo veronese i primi cantieri e dare il via ad una ristrutturazione complessiva non più procrastinabile, che farà del nostro aeroporto un’infrastruttura è strategica, ma anche attrattiva ed efficiente, sia per i turisti che per il traffico business. Resta da capire il motivo per il quale il socio Fondazione Cariverona si è astenuto sulla modifica allo Statuto, decisione che un po’ mi sorprende».

Paolo Arena, presidente di Catullo: “L’Assemblea di oggi ha preso un’importante decisione per il futuro dei nostri scali. Conti in ordine nonostante la pandemia e una gestione attenta del Sistema aeroportuale del Garda per cogliere ogni segnale di ripartenza sono basi solide su cui fondare l’aumento di capitale, necessario per poter dare avvio ai lavori di potenziamento che non sono più rimandabili e che siamo determinati a portare avanti”.

Monica Scarpa, AD della Catullo spa: “L’attesa ripresa del traffico, conseguente alla campagna vaccinale e alla ritrovata mobilità in Italia in Europa, sta cominciando a mostrare i primi frutti. La crescita del numero di passeggeri che stiamo registrando a Verona e l’ottima performance nel settore cargo a Brescia sono segnali di un nuovo slancio per i due scali e per i territori serviti. I mesi che ci attendono saranno complessi, ma siamo pronti a cogliere questa sfida, che grazie all’aumento di capitale sociale potrà traguardare gli aeroporti in una nuova fase, consentendo finalmente i necessari lavori di ampliamento e potenziamento”.

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