Alea iacta est, il Leone triestino sventola sulla Cattolica Assicurazioni: da oggi è il primo azionista. E la Borsa ringrazia

Come annunciato ieri (qui) oggi le Generali hanno fatto il loro ingresso in Cattolica Assicurazioni acquisendo la partecipazione del 24,46% per 300 milioni€ dando così effetto alla partnership dai rispettivi Cda il 24 giugno scorso e alla firma degli accordi attuativi tra Assicurazioni Generali e Cattolica Assicurazioni sulle quattro aree di business – asset management, IOT, internet of things, business salute e riassicurazione – sottoscritti nel corso del mese di ottobre.
Per effetto di tale operazione, Generali viene a detenere una partecipazione in Cattolica pari al 24,46% (calcolata scomputando le azioni proprie) del capitale sociale dell’emittente. L’aumento di capitale riservato a Generali ha portato all’emissione di 54.054.054 azioni di Cattolica ad un prezzo di emissione per azione pari a 5,55 euro, di cui euro 2,55 a titolo di sovrapprezzo, per un aumento del capitale sociale nominale di euro 162.162.162,00.
Assicurazioni Generali ha sottoscritto l’aumento di capitale ad essa riservato a seguito del verificarsi di tutte le condizioni sospensive all’esecuzione di cui all’accordo del 24 giugno 2020 (tra le quali l’ottenimento, in data 6 ottobre u.s., da parte di Assicurazioni Generali dell’autorizzazione dell’IVASS all’acquisto della partecipazione in Cattolica Assicurazioni) e della rinuncia di Cattolica Assicurazioni alla pubblicazione del prospetto informativo relativo all’ammissione alle negoziazioni delle azioni di Cattolica Assicurazioni rivenienti dall’aumento di capitale riservato.
Le azioni Cattolica sottoscritte da Generali avranno le stesse caratteristiche delle azioni ordinarie Cattolica attualmente in circolazione fatta eccezione per l’ammissione alle negoziazioni sul MTA; pertanto, alle stesse sarà attribuito un codice ISIN (IT0005424897) diverso dal codice attribuito alle azioni ordinarie Cattolica quotate. Alla data di ammissione alle negoziazioni di tali azioni sull’MTA, a seguito dell’autorizzazione di Consob alla pubblicazione del prospetto informativo per l’ammissione a quotazione delle azioni rivenienti dall’aumento di capitale riservato (nonché della relativa pubblicazione), le azioni ordinarie sottoscritte da
Generali saranno fungibili con quelle attualmente in circolazione, assumendone il medesimo codice ISIN (IT0000784154).

Come annunciato ieri, entrano anche tre consiglieri rappresentanti del Leone nel Cda scaligero: si è dimesso, infatti, Carlo Napoleoni, consigliere non esecutivo, indipendente ai sensi del D.Lgs 58/1998 – TUF e non indipendente ai sensi del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana S.p.A., con effetto dal 20 ottobre 2020, anche in ottemperanza alla normativa in tema di interlocking directorates, e da Chiara de’ Stefani, consigliere non esecutivo e indipendente, Presidente del Comitato per la Remunerazione e componente del Comitato per le Nomine, sempre con effetto dal 20 ottobre 2020, per consentire la piena attuazione degli accordi tra Generali e Cattolica.
Il Consiglio di Amministrazione, previo parere del Comitato per le Nomine e con il consenso del Comitato per il Controllo sulla Gestione, ha altresì proceduto a nominare per cooptazione, quali amministratori della Società, ai sensi dell’art. 2386 cod. civ. e dell’art. 34 dello statuto sociale, i consiglieri Stefano Gentili, Roberto Lancellotti e Elena Vasco, in quanto designati da Generali. I consiglieri neo nominati resteranno in carica fino alla data della prossima assemblea dei soci di Cattolica. In Borsa l’annuncio del completamento dell’aumento di capitale a favore delle Generali è stato accolto con un più 2,55% chiudendo a 4,4980€/azione

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