Allegri: sulle infrastrutture la destra litiga e alimenta la concorrenza sleale al Quadrante Europa

«C’è un filo comune che unisce la polemica sulle infrastrutture tra De Berti e Giorgetti al progetto del terminal ferroviario di Isola della Scala: è la scarsa attenzione per Verona da parte di una destra che si è dimenticata della nostra città e sta per calare un altro progetto dall’alto». È la denuncia di Giandomenico Allegri, candidato consigliere Pd alle elezioni regionali.
Il problema dei trasporti rimane di stretta attualità, specie dopo la polemica di ieri fra esponenti del centrodestra che ha visto l’assessore regionale Elisa De Berti, candidata per la Lega, rispondere a Massimo Giorgetti, ex assessore regionale ai Lavori pubblici, candidato per Fratelli d’Italia, circa l’accusa rivolta a Palazzo Balbi di aver «abbandonato» Verona.
Secondo Allegri, «il punto è che nella sua risposta De Berti cita opere promesse per anni e mai portate a termine, il che rivela ancora una volta come 25 anni di governo regionale di centrodestra siano serviti solamente a entrare nella fase dei progetti. Penso alla variante alla Statale 12, da tempo finanziata per 140 milioni da Anas e orfana di passi avanti dopo anni di mancato coordinamento degli enti locali da parte della giunta di Palazzo Balbi— spiega Allegri — ma anche alla tangenziale Grezzanella, altra promessa che ancora non si è tramutata in realtà, e lo stesso discorso vale per la strada regionale 10».
Membro del consiglio d’amministrazione Zai Quadrante Europa, Allegri guarda con preoccupazione anche al progetto del terminal ferroviario di Isola della Scala e al percorso che, dopo la delibera regionale dei giorni scorsi, ha portato all’ufficialità della sua realizzazione. Riflette, Allegri, che «circa quella delibera la Regione, cercando di rimediare al mancato coordinamento emerso in passato, commette nuovamente un errore fondamentale, ossia non tutelare Verona, e in particolare il Quadrante Europa, rispetto a un’iniziativa che si rivela comunque fuori da ogni cornice di sinergia e rischia di essere soltanto speculativa. Il Quadrante Europa è una presenza forte, che ha fornito, fornisce e potrà fornire ancora risposte molto concrete. Il terminal di Isola della Scala rischia di creare una concorrenza priva di visione strategica in rapporto al bene dell’intera Verona. Una concorrenza che il sistema veronese si vedrebbe calare dall’alto, ripeto, senza il coinvolgimento delle proprie realtà in gioco». Un ulteriore esempio, conclude Allegri, di «una Verona dimenticata dalla Regione».

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail