Amia: per tenere pulita Verona ci vorrebbero 200 assunzioni. Ma intanto qualcosa si può fare

Per tenere Verona pulita come si dovrebbe ci vorrebbero almeno 200 addetti in più, spiega Amia, la società che si occupa della raccolta dei rifiuti in città. E’ vero. Anche in questo campo manca il personale. Esattamente come all’Anagrafe, in Questura, ai Vigili, negli Ospedali e chi più ne ha più ne metta. Manca il personale. Non tanto perché non ci siano persone disposte a lavorare. Tutt’altro. Ma per il semplice fatto che non ci sono abbastanza soldi per pagarli. Il ritornello è sempre lo stesso. Forse andrebbero rivisti i capitoli di spesa quando si fanno le leggi finanziarie e i bilanci degli enti. Ma qui il discorso si farebbe troppo lungo. 

Resta il fatto che, se non ci si vuole rassegnare alla sporcizia, qualcosa bisogna fare. Stare con le mani in mano e aspettare che scenda la manna dal cielo non serve.

Allora basta fare un semplice ragionamento: se al momento non è possibile intervenire a valle, cioè sulla raccolta dei rifiuti e sulla pulizia di strade e piazze, bisogna intervenire a monte, su chi produce i rifiuti e la sporcizia. Cioè sui cittadini. Una parte dei quali si comporta bene, fa la raccolta differenziata e non butta niente sul marciapiede, ma un’altra parte si comporta male, non fa la raccolta differenziata e quando ha qualcosa in mano che non serve la butta per terra.

Avete mai visto un vigile che multa un cittadino che getta a terra una cartaccia? Noi no. E lo stesso vale per lo smaltimento dei rifiuti.
Ecco, una più attenta gestione dei comportamenti scorretti dei cittadini potrebbe servire per scoraggiare a monte i comportamenti maleducati che producono sporcizia. Anche perché Amia non può avere uno spazzino per ogni strada!

Vi siete accorti che buona parte dello sporco che c’è sulle nostre strade è composto da quei bigliettini che vengono apposti sulle auto da varie organizzazioni – sulle quali sarebbe il caso di fare un approfondimento da parte della Guardia di Finanza – che comprano macchine usate promettendo di pagarle subito e ‘in contanti’? L’Amia, diretta interessata, soprattutto per alleggerire il lavoro dei propri operatori, ha mai pensato di chiedere all’amministrazione comunale di vietarne la distribuzione? Sarebbe un altro modo per eliminare a monte la produzione di rifiuti che finiscono regolarmente a terra e che lì restano proprio perché non ci sono abbastanza addetti per pulire le strade.

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