Arrestato mentre rubava in chiesa a S.Anastasia. Rumena condannata per documento falso

È entrato all’interno della basilica di Sant’Anastasia, si è avvicinato alla cassetta delle offerte e, utilizzando un apposito strumento, ha rubato il denaro contenuto al suo interno.

L’uomo, un 53enne già gravato da precedenti per reati contro il patrimonio, è stato però colto sul fatto dagli agenti delle Volanti e arrestato per tentato furto aggravato. È accaduto domenica, poco dopo le 9.00, durante ala Messa. Testimone del tentativo di furto in atto è stata una collaboratrice del parroco, che ha sorpreso l’uomo mentre estraeva le monete contenute all’interno di una cassetta delle offerte utilizzando uno strumento appositamente modificato e ha allertato subito la Centrale Operativa della Questura di Verona.
Al termine degli accertamenti, l’uomo è stato arrestato e il bottino è stato restituito al parroco. Questa mattina, dopo la convalida dell’arresto, il giudice ha disposto nei confronti dell’uomo la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria tre volte la settimana.

Venerdì scorso, durante un controllo di polizia, ha consegnato agli operatori una carta di identità rumena risultata poi contraffatta. È così che venerdì è finita nei guai una 27enne, arrestata dagli agenti delle Volanti per possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi.

È accaduto venerdì pomeriggio, quando gli agenti delle Volanti sono intervenuti in via Molinara, a seguito della segnalazione di una lite in strada.
Agli operatori che stavano procedendo all’identificazione delle persone presenti sul posto, la giovane ha esibito una carta di identità rumena in corso di validità, che presentava alcune anomalie che hanno insospettito gli agenti. Da un controllo più approfondito, è emerso che il documento era contraffatto. Sabato la giovane è stata condannata a10 mesi e 20 giorni di reclusione, pena sospesa.

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