Arsenale: la Politecnica Ingegneria e Architettura di Modema si aggiudica la gara da 52 milioni per il risanamento ed il restauro

È la Politecnica Ingegneria e Architettura di Modena, una delle maggiori società italiane di progettazione integrata, ad essersi aggiudicata la gara europea per la progettazione definitiva ed esecutiva del compendio. Chiusa, in questi giorni, anche l’indagine per la bonifica ambientale di tutta l’area, intervento atteso da tanti anni. Lo studio, effettuato su 40 trincee, ha permesso di verificare tutti i possibili contaminanti di acqua e suolo.
A svelare gli esiti di bando e indagini, questa mattina nella corte ovest dell’Arsenale, il sindaco Federico Sboarina, insieme agli assessori alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala e ai Lavori pubblici Luca Zanotto. Era presente l’ingegnere Micaela Goldoni di Politecnica. La società si è già aggiudicata anche la progettazione del rifacimento delle coperture. E ha effettuato, proprio per questo primo intervento, studi e rilievi propedeutici alla sistemazione dei tetti, che ora potranno essere messi a frutto anche per il restauro dell’intero compendio.

Il restauro dell’Arsenale, opera da 52 milioni di euro, come previsto dal bando indetto dal Comune, sarà suddiviso in 7 lotti, ma i lavori saranno diretti da un unico soggetto, per garantire continuità ai cantieri e velocizzare l’intervento. La Politecnica quindi si occuperà della progettazione definitiva ed esecutiva così come della direzione lavori. La società di Modena è capogruppo di un raggruppamento, del quale fanno parte F&M Ingegneria di Venezia, Studio De Vita & Schulze Architetti di Firenze, Coprat di Mantova, SAMA Scavi Archeologici di Napoli e la restauratrice Monica Endrizzi.

Il primo lotto dei lavori prevede la demolizione degli edifici non originali, la bonifica ambientale e il rifacimento delle reti tecnologiche. Si proseguirà con il recupero della Corte Ovest in cui traslocherà l’Accademia di Belle Arti. Lotto 3 per il recupero della Corte Centrale in cui si concentreranno i servizi e le funzioni destinate ai giovani, all’innovazione e alla tecnologia, all’arte e alla creatività, alla sostenibilità e all’ambiente. E poi ancora, lotto 4 per la riqualificazione della Corte est, che ospiterà il mercato urbano. La palazzina antistante diventerà uno spazio per eventi. Lotto 5 per la creazione del grande parco urbano dell’Arsenale e il recupero dei muri perimetrali. Nel lotto 6 le due palazzine parallele che affiancano la Corte centrale saranno sistemate e dedicate agli eventi, compresi quelli artistici degli studenti dell’Accademia. Infine, lotto 7 per destinare la Palazzina di Comando ad attività culturali e museali, collegata direttamente con il Museo di Castelvecchio.

L’indagine, ha permesso in un anno e mezzo di verificare le possibili componenti contaminanti dell’acqua e del suolo e di redigere alcune proposte di bonifica. Dallo studio effettuato è emerso che, comunque, per parlare di rischio sanitario servirebbe un’esposizione pari a 8 ore al giorno, 250 giorni all’anno, per 6 anni per i bambini e per 24 anni per gli adulti. Per la bonifica l’ipotesi è di inserire una geogriglia tra il piano di calpestio e il terreno di riporto, praticamente prima dell’ultimo strato di terra. Una barriera fisica che permetterebbe di eliminare il rischio di contatto con materiale militare presente nel sottosuolo. Una garanzia per i fruitori del parco, bambini compresi, ma anche per giardinieri e manutentori. Un intervento fattibile su tutta l’area, che non richiede manutenzione, non danneggia gli alberi, non impedisce la crescita di manti erbosi e arbusti e che ha un costo contenuto. La bonifica, infatti, si aggirerebbe sui 400 mila euro.

Tempistiche. Già in fase di ristrutturazione le coperture della palazzina di Comando. In ottobre partiranno i cantieri per il rifacimento di tutti gli altri tetti. A gennaio 2021 prenderà il via la demolizione delle tre palazzine della corte ovest, ossia quelle all’ingresso, non vincolate in quanto costruzioni non originali. Nel frattempo, sempre a gennaio, sarà pronta anche la progettazione definitiva dell’intero complesso e, al più tardi a marzo, inizierà la bonifica ambientale di tutta l’area.

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