Artigiani contro il tax-day: è sbagliato pagare per ciò che non si fatturerà nel 2020

Pagamenti Irpef, Irap, Ires, imposte di bollo e versamenti vari. Da oggi a fine mese, le imprese artigiane e le Pmi sono chiamate a fare decine di versamenti in quello che è un vero e proprio ingorgo da Tax Day. Questo, nonostante gli artigiani debbano già fare i conti con una durissima crisi economica determinata dall’emergenza sanitaria che colpisce su tutti i fronti. “Rimaniamo profondamente convinti – ribadisce Andrea Prando segretario regionale di Casartigiani – della necessità di una profonda riforma del sistema fiscale e di una detassazione per le attività più piccole e indifese. Artigiani e Pmi lamentano una mancata diluizione dei versamenti che si sono accumulati.

La politica non ci ascolta e addirittura ci consiglia di cambiare mestiere se quello che facciamo non va. Ma alla politica rispondiamo che versare gli anticipi di ciò che probabilmente non si incasserà è un presupposto che in un momento come questo andava evitato.

Infine ci chiediamo, come Casartigiani ma anche come singoli imprenditori, come sia possibile che in Europa esistano differenze fiscali così accentuate da rendere le nostre imprese “obbligate” a trovare alternative. E perché la politica ancora oggi non senta la necessità, come la sentono le imprese, di una riforma epocale nei rapporti Stato-contribuente”.

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