Bibbiano “ritorna” in Toscana: dai Carabinieri la conferma che il sistema dell’affido dei minori è marcio

(di Gianni De Paoli) L’Adige l’aveva detto. In un’intervista all’avvocato Cristina Franceschini, specializzata nella difesa dei diritti dei minori, ce l’aveva detto: il caso Bibbiano è la punta dell’iceberg. L’intera gestione dell’affidamento dei minori va rivista, a cominciare dai tribunali, fino alle “case famiglia” ed agli istituti che ospitano i bambini allontanati dalle proprie famiglie.

E purtroppo aveva ragione. Non è passato neanche un mese da quando abbiamo denunciato questo inquietante spaccato della società italiana che riguarda quanto di più prezioso e sacro ha un paese, i figli, che è scoppiato un altro caso. Stavolta in Toscana, a Villafranca Lunigiana, in provincia di Massa, dove ci sono stati otto arresti per corruzione e traffico di influenze illecite. Fra questi il sindaco, un dirigente comunale, uno dell’Asl, un giudice onorario del Tribunale dei Minori e tre gestori della cooperativa Serinper che si occupa della gestione di alcune strutture protette per minori. I Carabinieri parlano di “un collaudato sistema basato sulla metodica assunzione di parenti e amici di funzionari pubblici” in dette strutture e dell’esistenza di un sistema corruttivo che “oltre a creare una commistione tra controllore e controllato ha permesso ai dirigenti della cooperativa di ottenere innumerevoli vantaggi, quali l’accumulo di ingenti profitti economici massimizzati dall’inserimento di utenti all’interno delle strutture in numero notevolmente superiore a quello consentito per legge, e dalla sistematica elusione dell’osservanza degli obblighi contrattuali stipulati con i vari enti della pubblica amministrazione”.

Nel comunicato dei Carabinieri si parla  anche di “gravissime violazioni degli standard minimi richiesti, consistenti, ad esempio, nel somministrare agli utenti cibo di scarsa qualità e in quantità insufficienti, nel non garantire condizioni igienico-sanitarie adeguate e assistenza di personale qualificato, nel far dormire i minori in giacigli di fortuna, nonché nel vessarli con minacce e sottoporli a manovre di costrizione fisica denominate ‘contenimento'”.

L’avv. Franceschini, appena venuta a conoscenza di questo nuovo scandalo, ha ribadito quanto già dichiarato al nostro giornale. “E’ l’intero sistema dell’affidamento che va riformato. Nonostante ci sia una circolare del CSM che vieta ai giudici onorari dei Tribunali dei Minori o a loro congiunti o parenti di avere qualche ruolo nelle case di accoglienza dei minori, tutto continua come prima e, se la cosa verrà dimostrata, il caso di Villafranca Lunigiana è una conferma che nelle maglie dell’attuale sistema alligna la malapianta della corruzione e della crudeltà. Sia l’una che l’altra vanno sradicate senza pietà. Lo dobbiamo fare, lo dobbiamo pretendere dai nostri governanti e dalla politica per il bene dei bambini”. L’Adige tornerà sull’argomento.

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