Bomba in via Città di Nimes, possibile l’evacuazione di 26mila persone

Da 3mila a 26mila evacuati per disinnescare in sicurezza la bomba d’areo inglese, risalente al secondo conflitto mondiale (nella foto uno dei molti bombardamenti alleati della nostra città) , rinvenuta nei giorni scorsi. Sarà l’Esercito – al lavoro sono gli artificieri paracadutisti dell’Ottavo reggimento di base a Legnago – a dare le linee guida dell’operazione. Questa mattina, in Sala Arazzi, qui il nostro video, il sindaco Federico Sboarina, il prefetto Donato Cafagna, l’assessore alla sicurezza Marco Padovani, il comandante della polizia locale Luigi Altamura, hanno tenuto una conferenza stampa per fare il punto della situazione in merito al ritrovamento della bomba inesplosa durante il lavori nei cantieri presenti in via città di Nimes. Il cantiere, che aveva appena ricominciato i lavori per il filobus, per sicurezza è stato nuovamente chiuso, per questo verrà anticipato l’inizio dei lavori in un altro cantiere fermo. Ordigno o no, il sindaco vuole che tutti i cantieri entro metà maggio siano completati.

L’ordigno è stato trovato occasionalmente, c’è stato un immediato intervento della polizia di stato e degli artificieri. In prima battuta si è operato per mettere in sicurezza l’area, è un ordigno di 500 libbre di fabbricazione inglese della seconda guerra mondiale munito di una sola spoletta, una tipologia particolare che però è già stato oggetto d’intervento in altri scenari, in provincia di Padova qualche anno fa.

Il prefetto Donato Cafagna ha commentato: “Ora è in sicurezza e i militari stanno lavorando sulla valutazione dello scenario per l’intervento di rimozione e brillamento dell’ordigno. Il prossimo passo consiste nel realizzare opere di contenimento per ridurre l’area circostante alla bomba che può diventare zona rossa”

Il sindaco Federico Sboarina ha aggiunto: “oltre alla problematica dell’ordigno si somma anche il periodo di pandemia. E’ chiaro che per motivi di sicurezza, in un raggio che dobbiamo determinare, si dovranno organizzare le evacuazioni in modo che non si generino assembramenti. Questioni su cui stiamo lavorando. L’elemento, bomba vicino a una stazione, in contesto Covid, non c’è su nessun manuale, ma stiamo facendo il possibile per garantire la sicurezza a tutti i cittadini”.

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