Caccia al batterio e caccia alle streghe: è il momento di fermare la seconda

(di Gianni De Paoli) La vicenda citrobacter, risolta a livello sanitario, continua con gli strascichi disciplinari e giudiziari, ma anche con il clamore mediatico che qualcuno continua ad alimentare. Fino a che non era stata scoperta la fonte della micro-epidemia nel reparto di pediatria neonatale dell’Ospedale della Donna e del Bambino e non era stato preso alcun provvedimento la protesta degli interessati, come l’attenzione dei media, aveva un senso. Ora assume solo i toni della polemica o, peggio, della denigrazione.

Ferma restando la solidarietà alle famiglie delle piccole vittime, per onestà intellettuale e obiettività bisogna ricordare che le infezioni ospedaliere ci sono sempre state in ogni parte del mondo. Sembra paradossale, ma si potrebbe addirittura affermare che più il livello di un ospedale è alto, più si possono manifestare. Se a Verona non ci fosse stato un reparto super-specializzato come quello della terapia intensiva neonatale del citrobacter non ce ne saremmo mai accorti, essendo un batterio abbastanza banale che fa danno solo ai prematuri.

Che ci siano delle responsabilità è indubbio. Il reparto di fronte alla quantità anomala di casi da citrobacter avrebbe dovuto avvisare subito la Direzione Sanitaria. Non è stato fatto. Bisognerà capire perché. La Microbiologia, che ha il compito di monitorare la situazione dei micro-organismi patogeni presenti nei reparti, non l’ha rilevata e segnalata al Comitato per le Infezioni Ospedaliere. Insomma, qualcosa di sicuro non ha funzionato. Perciò alcuni medici sono stati sospesi. Stupisce che non sia stato ancora sostituito il Direttore Generale, quantomeno per il suo ruolo. Stupisce ancora di più l’attacco generalizzato e ingiustificato all’Ospedale, che al di là dell’incidente, rimane un grande ospedale con diverse eccellenze che si regge sulla grande professionalità e competenza dei medici. Da queste pagine abbiamo già denunciato disfunzioni e disservizi dovuti a un’organizzazione che dovrebbe funzionale meglio e che dipende dalla Direzione Generale. Ma i medici e gli infermieri, no! Non si devono attaccare indiscriminatamente. E’ indegno. I medici di Verona meritano rispetto.

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