Più riserve e meno utili netti. Il Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni, riunitosi in data odierna sotto la presidenza di Giuseppe Camadini,[//] ha approvato la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2006. I risultati del Gruppo al terzo trimestre 2006 evidenziano un apprezzabile miglioramento rispetto alla chiusura del semestre in virtù del positivo andamento della componente finanziaria. Ciò mantenendo l’approccio prudente volto a fronteggiare le mutate
prospettive del ciclo dei rami danni attraverso il rafforzamento ulteriore del profilo di
solidità che da sempre caratterizza il Gruppo Cattolica.
Le evidenze correnti lasciano presumere che il risultato dell’esercizio 2006 potrà risultare
in miglioramento rispetto a quello dell’esercizio 2005. Il Gruppo ha raggiunto, nei primi nove mesi del 2006, una raccolta consolidata del lavoro diretto e indiretto pari a 3.345 milioni (comprensivi dei c.d. contratti di investimento, contabilizzati nel business vita, che ammontano a 82 milioni), in flessione del 14,9% rispetto ai primi nove mesi del 2005. Positivo l’apporto dei rami danni che
raggiungono 1.159 milioni (+7%); il business vita, che presenta una raccolta in calo del
23,3%, risente principalmente del rallentamento del mercato e del fatto che nei primi
nove mesi del 2005 erano stati sottoscritti rilevanti contratti di ramo VI (Fondo Pensione
Cometa e Cooperlavoro) e di ramo V (polizze di capitalizzazione corporate). L’utile netto
consolidato si attesta a 104 milioni rispetto a 114 milioni al 30 settembre 2005.
I risultati consolidati sono stati determinati secondo i principi contabili internazionali, mentre i risultati della Capogruppo e delle società controllate sono rappresentati secondo i principi contabili nazionali. I premi consolidati del lavoro diretto dei rami danni sono cresciuti del 7,4%
raggiungendo 1.143 milioni da 1.064 milioni dell’esercizio precedente.
Proseguono le iniziative del Gruppo volte ad indirizzare la raccolta verso i rami e i
settori/segmenti più redditizi. In tal senso prosegue l’attività di selezione del portafoglio
del ramo RC Generale, che registra una contrazione del 2,2%. Il risultato netto consolidato del segmento danni ha raggiunto i 42 milioni. Il claims ratio3 sale a 82,7% da 75,6% nello stesso periodo del 2005, soprattutto per effetto del rafforzamento delle riserve sinistri.
La raccolta consolidata dei rami vita ammonta a 2.186 milioni contro 2.849 milioni dei
primi nove mesi del 2005 (-23,3%), di cui 2.104 milioni di premi assicurativi da 2.551
milioni al 30 settembre 2005 (-17,5%). Da segnalare in particolare lo sviluppo del canale agenziale nel business vita che ha segnato una crescita del 10,1% rispetto al terzo trimestre 2005.
Il risultato netto consolidato del segmento vita si è attestato a 30 milioni.
La rete agenziale ha raggiunto le 1.502 unità dalle 1.495 di fine 2005, con una raccolta
premi complessiva pari a 1.266 milioni, in crescita dell’11,9% rispetto al precedente
esercizio. Gli sportelli di istituti bancari che collocano prodotti del Gruppo sono aumentati a
2.991 da 2.913 a fine 2005 con una raccolta premi pari a 1.884 milioni, in flessione del
22,4% rispetto all’anno precedente. I promotori finanziari sono 939 e i broker 264.
Il Gruppo ha chiuso i primi nove mesi del 2006 con un utile netto consolidato pari a
104 milioni (-8,8%) ed un utile netto di Gruppo di 89 milioni (-10,1%).
A determinare tale risultato hanno concorso da un lato il citato rafforzamento delle
riserve sinistri e dall’altro la ripresa della gestione finanziaria che, nonostante la volatilità
dei mercati, chiude con un risultato pari a 470 milioni rispetto a 450 milioni del 30
settembre 2005 (+4,4%). Complessivamente il risultato netto della gestione finanziaria, esclusa la componente derivante dagli strumenti finanziari valutati al fair value e i proventi da cessione di
immobili e da partecipazioni, ha contribuito ai risultati del Gruppo per complessivi 154
milioni rispetto a 137 milioni al 30 settembre 2005 (+12,4%). I proventi netti derivanti da
titoli valutati al fair value con effetti a conto economico, in prevalenza riconducibili agli
investimenti il cui rischio è a carico degli assicurati, sono pari a 159 milioni rispetto a 278
milioni al 30 settembre 2005; i proventi netti relativi ad altri strumenti finanziari e
investimenti immobiliari hanno raggiunto, al 30 settembre 2006, 309 milioni da 169
milioni dello stesso periodo del 2005 (+82,8%), di cui 145 milioni derivanti dalla cessione
di immobili (35 milioni al 30 settembre 2005) e 12 milioni dalla vendita di partecipazioni.
Le riserve tecniche lorde del lavoro diretto e indiretto dei rami danni ammontano a
3.041 milioni (+3,2% rispetto al 31 dicembre 2005) e le riserve dei rami vita, comprese le
passività finanziarie, si attestano a 14.919 milioni (-3,3%). Gli investimenti ammontano a 18.376 milioni da 18.759 milioni al 31 dicembre 2005. Al 30 settembre 2006 il patrimonio netto consolidato, comprensivo dell’utile, ammonta a 1.319 milioni rispetto a 1.289 milioni a fine 2005.




