Centri estivi, Morgante sfida Tommasi: i soldi ci sono, servono i progetti

“I fondi per i centri estivi, grazie al governo Meloni, sono stati non solo confermati ma addirittura aumentati: una chance in più per Verona e per tutti i comuni d’Italia, per aiutare le famiglie e venire incontro alle esigenze dei figli. Chiediamo di sapere cosa intende fare il Comune per avvalersi di questa possibilità”. Lo dichiara l’onorevole Maddalena Morgante, FDI. “Il governo, su iniziativa della ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella – spiega Morgante -, nell’ambito delle misure sociali varate il primo maggio ha non solo rifinanziato ma aumentato a 60 milioni le risorse per il 2023 destinate ai Comuni per l’attivazione dei centri estivi, confluite in un fondo per le attività socio-educative a favore dei minori. Si tratta dunque di una grande opportunità per i Comuni italiani che possono intervenire direttamente nel sostegno alle famiglie sviluppando l’attività di quei centri estivi pubblici e privati che rappresentano eccezionali momenti sia di svago che di apprendimento, dallo sport alle relazioni sociali”.

Una chance in più anche per Verona: è questo il senso della mozione che l’onorevole Morgante ha presentato al termine del Consiglio comunale di giovedì 31 maggio, che ha evidenziato come la dotazione finanziaria ricevuta da Palazzo Barbieri nel 2022 (poco più di 237mila €) possa essere confermata e persino incrementata dal Governo centrale a fronte di una sollecita iniziativa veronese. Morgante chiede dunque di conoscere “quali misure intenda prendere al riguardo l’Amministrazione Tommasi così da sviluppare in città i programmi dei centri estivi, prossimi oramai al loro avvio una volta terminato il ciclo regolare delle lezioni nelle scuole”.

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