Cercasi Catullo disperatamente

Il bilancio del 2006 per il turismo in Veneto si è concluso con ottimi risultati positivi e la conferma del primato nazionale di presenze: 60 milioni, di cui il 60% di provenienza estera. Rispetto agli anni passati il mercato del turismo che, come la maggior parte dei mercati, ha attraversato un momento critico in seguito agli attentati dell’11 settembre, è finalmente riuscito a riprendersi. Quella che sembra rimasta immutata nel tempo [//]è la punta di diamante del settore turistico veronese, ovvero la città stessa ed il Lago di Garda. L’altro binomio che sembra funzionare costantemente è quello Verona – musica, che resterà punto di forza nella promozione in Italia ed all’estero del capoluogo scaligero. Ovviamente la Fondazione Arena è direttamente coinvolta, essendo anche uno dei principali membri del Consorzio Verona Tuttintorno, che si occupa della promozione del territorio della provincia attraverso i soci che operano nel settore del turismo. La rivisitazione di Riccardo Cocciante di “Romeo e Giulietta”, dopo il successo quadriennale del Notre Dame de Paris, grazie alla notorietà a livello mondiale dei personaggi, attirerà su di sé l’attenzione di un pubblico molto vasto. Ma se c’è una partecipazione all’interno del Consorzio che più di altre può contribuire a smuovere l’attività di promozione turistica slegandosi dall’immortale marchio di “Verona città di Romeo e Giulietta”, è quella dell’aeroporto Catullo. Nel bilancio preventivo 2007 di Verona Tuttintorno il ricavo totale ammonta a 950.000 euro e deriva dalle quote associative, il cofinanziamento della Regione, dei soci sostenitori e dei soci privati e dalla gestione degli eventi. L’entrata nel Consorzio del Catullo farebbe lievitare la cifra a circa 2.000.000 di euro, senza contare il ritorno economico che l’attività stessa di aeroporto può portare nel turismo veronese. Le nuove linee di voli low-cost recentemente inaugurate verso il nord Europa, ad esempio Germania ed Inghilterra, ma anche verso nazioni extraeuropee come la Russia, costituiscono un ottimo portale che permette a Verona ed a tutto il circondario di esportare se stesse, magari puntando su altri target, oltre alla sempreverde villeggiatura di famiglia sul Lago di Garda, come i giovani che sono i maggiori usufruitori dei servizi last-minute ed a basso costo. Martedì 27 febbraio, hanno avuto luogo le elezioni del nuovo direttivo del Consorzio, a cui hanno partecipato 120 soci che hanno inoltre approvato all’unanimità il bilancio consuntivo 2007, che ha visto aumentare il valore della produzione da 1.048.838 euro del 2005 a 1.201.273 euro del 2006. Unanime è anche stato il voto per la lista, unica, che comprende Sergio Cucini, Matteo Fongaro, Stefano Ghelli, Roberto Iseppi, Luca Mastella, Marco Melotti, Davide Montagnoli, Sabina Nardi, Claudio Pasquetto (presidente uscente), Eleonella Rigetti Cinguetti, Agostino Sartori e Paolo Tiengo. I tre eletti degli unici cinque che si sono presentati al di fuori della lista, sono Carla Filippini, Daniele Salvagno e Giacomo Zambelli. Ma veniamo ai dati. Secondo la statistica, il 60% delle ricerche e delle prenotazioni alberghiere viene effettuata sul web, preferito al tradizionale servizio di promozione cartaceo che avviene in loco presso le agenzie ed i punti informativi. Il turista rimane mediamente nella città di Verona per 1,3 notti per poi interessarsi alle altre attrattive che circondano la città sulle quali, capita, che albergatori ed operatori non abbiano a disposizione materiale promozionale. Questo fenomeno si manifesta perché la sola città di Verona non può pretendere di esaurire in modo completo l’interesse e l’attrattiva del turista. Il direttivo del consorzio sta cercando di dare maggiore dinamismo al comparto turistico pubblicizzando e promuovendo, ad esempio, un’altra delle mete che spesso restano in secondo piano come la Lessinia. Da parte di alcuni operatori del settore c’è anche una certa attesa verso i nuovi poli attrattivi per i quali i lavori sono ancora in corso come l’autodromo ed il parco naturale delle Antiche terre del riso tra il Tartaro e il Tione, nella bassa veronese. Per venire incontro alle esigenze del turista, cercando il distacco dalla promozione “vecchio stampo” che spesso e volentieri comporta alte spese iniziali senza un feedback proporzionale, è rappresentato dal Palazzo per il turismo che si svilupperà vicino alla Gran Guardia. Oltre a svolgere il tradizionale compito di ufficio turistico e di punto vendita del merchandising, offrirà il servizio di prenotazione dei servizi e di vendita di biglietti dei principali eventi, ma anche dei treni e dei voli. Strutture identiche si svilupperanno in altri punti della città. Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail