Cona (Traguardi): i bastioni sono abbandonati dal Comune, vogliamo un vero piano di recupero

«La situazione in molte tratte dei bastioni austriaci è drammatica, panchine divelte, monumenti imbrattati, spazzatura ovunque ed accampamenti di fortuna per senzatetto. Una fine misera per quello che è un simbolo della Verona dell’Ottocento, un’opera architettonica senza eguali e, soprattutto, uno dei punti determinanti per la nomina della nostra città a patrimonio UNESCO. Fa specie pensare che una città che si è candidata come capitale della cultura abbia dimenticato uno spazio così prezioso ed unico, lasciandolo inevitabilmente preda del degrado e dell’incuria, rendendolo un luogo insicuro». La denuncia è di Giacomo Cona, nella foto, segretario di Traguardi.
«I bastioni – prosegue – sono inoltre uno spazio verde vitale per il centro cittadino, l’unico vero spazio verde di cui dispongono la città storica e molti dei quartieri limitrofi. Una situazione del genere è un grave danno per i veronesi.
La soluzione, però, non può essere solo l’incremento dei controlli, della repressione, o dei servizi televisivi. Questi sono metodi che non fanno che rimandare il problema al giorno o al mese successivo. L’unica vera soluzione è un progetto di riqualificazione a lungo temine che restituisca questi spazi ai cittadini veronesi ed ai visitatori. Questi luoghi devono diventare un centro attrattivo, con iniziative culturali, punti di ristoro, percorsi storici e turistici, spazi per il tempo libero e lo sport».
«Rendere i bastioni vivibili e frequentati – conclude il segretario di Traguardi – significa renderli sicuri. Guardiamo l’esempio dei bastioni degli orti di Spagna: il percorso della salute attrezzato li rende un luogo frequentato tutti i giorni, pulito e sicuro. Un luogo ospitale per tutti. Oppure al festival di questa estate sul bastione San Bernardino, dove per un paio di mesi un luogo prima abbandonato è tornato a vivere. Piccoli esempi, ma serve fare molto di più. Serve il coraggio di costruire un progetto di riqualificazione dell’intera cinta muraria, una splendida risorsa che potrebbe abbellire Verona, migliorare l’offerta turistica e la qualità della vita dei veronesi. L’amministrazione si impegni a concludere il prima possibile il passaggio di proprietà di tutta la cinta muraria dal Demanio al Comune, e poi si pensi ad un grande progetto di riqualificazione e rigenerazione».

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