Consorzio di bonifica, così iniziamo a “ri-naturalizzare” l’ambiente della pianura: coinvolte 14 aziende agricole

(di Stefano Cucco) Il Consorzio di Bonifica Veronese in collaborazione con IIS Stefani-Bentegodi e ITS Academy Agroalimentare Veneto, hanno dedicato un’intera giornata al tema della Biodiversità e al ripristino delle formazioni arboree-arbustive nella pianura veronese. L’evento è rientrato anche negli appuntamenti della Settimana Nazionale della Bonifica della Irrigazione 2023 organizzata da ANBI con i Consorzi di Bonifica Italiani. L’impatto sull’ambiente legato a pratiche agronomiche di tipo intensivo rappresenta un elemento di forte criticità in termini di progressiva perdita di biodiversità. L’afflusso non controllato di nutrienti organici nel reticolo idrografico determina infatti visibili fenomeni di eutrofizzazione dei corpi idrici, che hanno effetti diretti sull’ecosistema acquatico. Proprio per fronteggiare queste criticità risulta di fondamentale importanza l’attivazione di interventi e misure finalizzate al recupero e alla reintroduzione delle infrastrutture verdi, che un tempo non troppo lontano caratterizzava il paesaggio della nostra campagna veneta.

Il Consorzio di Bonifica Veronese ha presentato i risultati del progetto finanziato tramite il PSR misura 16.5.1 “Mitigazione degli impatti sulle acque superficiali derivanti da attività agricole e incremento della biodiversità nella pianura veronese“. 

Nell’arco di cinque anni il progetto coordinato dallo stesso Consorzio di Bonifica Veronese ha visto l’attivazione di diverse misure PSR a favore di 14 aziende agricole situate nei Comuni di Isola della Scala, Nogara, Cerea, Legnago, Castagnaro. In particolare, le misure 4.4.2 “Introduzione di infrastrutture verdi” e 4.4.3 “Strutture funzionali all’incremento e valorizzazione della biodiversità naturalistica”. Sono state realizzate siepi, fasce tampone, boschetti e piccole aree umide, oltre alla rinaturalizzazione di numerose scoline aziendali mediante creazione di fasce riparie adatte ad ospitare fauna selvatica. Complessivamente il progetto ha dato vita ad oltre 30.000 metri lineari di formazioni arboree-arbustive, tutte accompagnate da una fascia erbacea 5 m di larghezza. Inoltre, sono stati realizzati boschetti per oltre 5.000 mq, aree umide per 3.400 mq e interventi su reti aziendali per una estensione complessiva di circa 3.000 metri.
Nel corso della giornata, sono stati presentati, per ciascun tipo di intervento, i criteri progettuali utilizzati e le principali criticità riscontrate. Il tema del ripristino delle formazioni verdi nella nostra pianura è stato affrontato anche dal punto di vista storico, con riferimento alle tipiche “piantate venete”, ormai scomparse ma che potrebbero ben presto ritrovare nuova vita attraverso lo sviluppo della pratica dell’Agroforestazione, in grado di contribuire ad una gestione più sostenibile del territorio e delle risorse agricole e forestali. Negli interventi finali della giornata è stata affrontata la tematica della biodiversità, con presentazione dei vari progetti e iniziative condotte all’interno della azienda agraria didattica e sperimentale Bovolino dell’Istituto Stefani-Bentegodi.

L’azienda agraria della sede di Buttapietra è composta da due corpi separati, da un canale e dalla pista ciclabile delle risorgive; confina con il fiume Menago, ed è situata catastalmente nel Comune di Buttapietra con una superficie catastale complessiva di circa 56 ha, di cui una SAU 50 ha. All’interno dell’azienda sono presenti diverse risorgive. Dal 2017 l’azienda è stata convertita in biologico per una superficie complessiva di 35 ha, gli altri 15 ha sono coltivati in convenzionale secondo il metodo della difesa integrata. Poiché la gestione dell’azienda agraria è finalizzata alla didattica e alla sperimentazione, da quest’anno è riconosciuta dalla Regione del Veneto come fondo sottratto all’attività venatoria.

La 6festa della biodiversità ha ufficializzato il riconoscimento Biodiversity Friend, per cui l’azienda agraria Bovolino è certificata WbA per la salvaguardia della biodiversità. Il tema portante dell’azienda è la biodiversità e la sostenibilità, in linea con le politiche agrarie europee, finalizzate al dimezzamento dell’uso di agrofarmaci, alla sostenibilità ambientale per la riduzione dell’effetto serra, e contro l’erosione genetica.

Il pomeriggio è stato alla presentazione dei corsi ITS Academy Agroalimentare Veneto e alla visita dell’Azienda Agraria didattico-sperimentale Bovolino. La Fondazione ITS Academy Agroalimentare Veneto attiverà per il biennio 2023-2025 sei corsi che si possono frequentare nelle sedi di Conegliano (TV), Verona, Padova, Buttapietra (VR), Bassano del Grappa (VI), Vittorio Veneto (TV). Il diploma rilasciato è riconosciuto a livello europeo ed è inquadrato nel V livello EQF (European Qualification Framework), ai sensi del DPCM 25/01/2008 capo II. Nell’ambito delle attività i corsi ITS, che si svolgono nella sede di Buttapietra dell’IIS Stefani-Bentegodi, dispongono dell’azienda agraria come laboratorio per la loro formazione. La sinergia tra le attività dell’Istituto e quelle dell’ITS permettono così agli allievi di potersi formare e preparare al mondo del lavoro nel settore agroalimentare, secondo i criteri della sostenibilità ecologica, paesaggistica e produzioni biologiche. I risultati raggiunti in questi anni in termini di occupabilità, lasciano ben sperare tutti quegli studenti che stanno completando il biennio in corso.

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