Corpo Forestale. Coisp: «Razionalizzare vuol dire fare ordine non caos»

«Il progetto di smantellare il Corpo Forestale ed ‘assorbirlo’ nell’Arma dei Carabinieri è l’ennesima conferma di quanto raffazzonate e disancorate dalle reali caratteristiche ed esigenze operative e professionali dei Corpi di Polizia siano le scelte di chi governa, lontano anni luce dal territorio e dalle esigenze di chi vi presta servizio. Razionalizzare dovrebbe significare fare ordine e rendere tutto più efficiente, non creare un caos senza senso mescolando competenze e costringendo ad un’impossibile commistione Operatori dalla fisionomia e dalle professionalità così marcate e differenti fra loro, oltre tutto gli uni di natura civile e gli altri di natura militare. Tagliare gli sprechi si deve, ma non si può nascondersi dietro il miraggio di un finto risparmio finendo solo per compromettere i servizi resi alla cittadinanza, che [//]sono indispensabili, ciascuno per la propria parte, in settori diversi. Non è un caso del resto, che, tanto per cambiare, di fronte ad un progetto di tale portata non sia stato neppure chiesto un confronto con il personale competente che, di sicuro, avrebbe fornito all’apparato burocratico il punto di vista reale di chi in concreto svolge determinati servizi, quello che dovrebbe contare più di tutti volendo agire nell’interesse dei cittadini». Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, interviene contro il progetto di sopprimere il Corpo Forestale dello Stato con un suo assorbimento nell’Arma dei Carabinieri, previsto nella Riforma della pubblica amministrazione che reca la firma del Ministro Marianna Madia. Uno degli argomenti portati in piazza a Roma, giorno 15 ottobre, nel corso della manifestazione indetta da diverse sigle sindacali, fra cui proprio il Coisp, cui hanno preso parte migliaia di Appartenenti al Comparto Sicurezza.
«Non è un caso neppure – insiste Maccari – che si finga di ignorare questo come gli altri temi da noi denunciati pubblicamente di fronte a tutto il Paese, con ciò dimostrando un assoluto menefreghismo per le ragioni di migliaia di persone che lavorano al servizio della gente e dello Stato. E’ quasi come se per lavorare dovessimo chiedere un favore a qualcuno. E’ incredibile che siamo noi a dover lottare perché ci vengano garantite le condizioni indispensabili per rendere un migliore servizio che è lo Stato a dover garantire agli italiani. Ed anche nel caso dello smantellamento del Corpo Forestale, come per molti altri improvvidi provvedimenti relativi al Comparto, non si otterrà alcun serio risparmio e per l’ennesima operazione di facciata si comprometterà una funzione altamente specializzata, oltre tutto con enorme sacrificio e sconvolgimento delle migliaia di persone che vi prestano servizio». Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail