Covid-19, la situazione del Veneto. Superati i 5mila decessi. Tasso di positività al 6,98%. Nuove chiusure previste per il weekend

Scende al 6,98% il tasso di positività nel Veneto: i tamponi effettuati nelle ventiquattr’ore sono stati 54.638 di cui 20.103 come tamponi molecolari e 34.535 di test rapidi; complessivamente sono stati effettuati 3,043 milioni di tamponi molecolari e 1,418 milioni di test rapidi. I positivi hanno superato dall’inizio dell’epidemia le 200mila unità, lo stock attuale è di 94.225 persone, in crescita di 3.817 unità. I ricoveri Covid attuali sono 3.317 di cui 2.945 in area non critica, meno 6 nelle ultime 24 ore, e 372, meno 1, in terapia intensiva. I deceduti hanno superato la soglia delle 5mila unità, esattamente 5.069, più 77 in una giornata, dato più che dimezzato rispetto a ieri. I dimessi sono saliti a 8.935 persone.

Disponibilità sanitaria. Ad oggi nel Veneto sono ricoverate in ospedale 9.787 pazienti di cui 7.60 sono ricoveri ordinari. A fronte di una disponibilità totale di posti letto di 13.820 in tutta la regione, resta un potenziale ancora di 4.033 posti occupabili.

Luca Zaia: «Non c’è nulla che scappa di mano: la prima fase ha avuto una condizione di lavoro più difficoltosa, abbiamo inventato tutto, ma ora abbiamo affinato la macchina da 2mila tamponi al giorno di marzo siamo arrivati a 60mila. Nel Nordest è un bacino importante ed è ora in piena aggressione da parte del Covid, ma la sanità sta rispondendo nonostante la pressione che è moto alta». Riunione col Governo: «Importante riunione, ho spiegato a Roma che abbiamo necessità di adottare delle misure come Veneto, diteci se ci sono a livello nazionale sennò le avvieremo da soli. Questo è un periodo particolare ed ogni azione dev’essere supportata da ristori e il Governo ci ha assicurato che le misure nazionali comprenderanno anche i ristori. A gennaio la congiuntura non sarà positiva: aprire la scuola il 7, avviare la più grande campagna vaccinale della nostra storia, 200mila prime vaccinazioni da fare subito in regione, avremo ancora il Covid e avremo la sindrome influenzale. O arriviamo senza strategia o non ne usciamo: il personale per le vaccinazioni sarà sempre lo stesso di quello sanitario che seguirà Covid e influenze stagionali. Ci sarà la necessità di un contract tracing quando riaprirà la scuola. Abbiamo dato disponibilità ad una restrizione nazionale per evitare gli spostamenti da nord a sud e l’incremento delle motivazioni. Ci siamo aggiornati con questa scaletta: alle 12,30 c’è consiglio dei ministri, oggi forse ci re-incontreremo, stasera o domani mattina con la conferenza Stato-Regioni dovrà uscire il provvedimento del Governo altrimenti dovrà uscire il Veneto autonomamente. Una misura d’esordio per il weekend va sicuramente adottata. Prendiamo esempio dalla Germania che sarà l’unica realtà europea ad arrivare al 10 gennaio con le curve appiattite».

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