Lunedì è tradizionalmente una giornata dai dati particolari, che andranno verificati ed integrati domani: 510 i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore, il 4,41% degli 11.562 veneti sottoposti a tampone. Dall’inizio della pandemia sono stati 6,369 milioni i tamponi effettuati in regione di cui 2,6 rapidi e 3,7 milioni molecolari. Attualmente ancora positive sono 33.820 persone sulle 312mila complessivamente contagiate. In ospedale sono ricoverati ancora 2.210 pazienti (siamo vicini al minino della prima fase registrato il 31 marzo 2020, allora furono 2.068): 1.963 in area non critica (meno 19 nelle ultime 24 ore) e 247 in terapia intensiva (meno 7). E’ il 32.mo giorno di calo nei ricoveri nella nostra regone.
39 i nuovi decessi che portano il totale delle vittime a 8.970: il Veneto è l’ottava regione in Italia per tasso di mortalità (calcolato su 100mila abitanti). 14mila347 i decessi nelle ultime 24 ore. Oggi Zaia non presenta alcuna ordinanza, neanche contro gli assembramenti che pure si sono registrati fra sabato e domenica quando è emerso che il Veneto sarebbe passato in zona gialla. «Non metto divieti -dice il governatore – ma punto sul senso di responsabilità dei cittadini; adesso è il momento della disciplina, dei comportamenti responsabili. Altrimenti questa estate saremmo ancora nella stessa situazione di dicembre. Restiamo preoccupati, soprattutto sul versante scolastico. Al via anche la nostra campagna di monitoraggio della pandemia». Oggi è partita la sollecitazione agli over-80 per la vaccinazione: prima andrà finita la prima parte personale sanitario e RSA. Dalla prossima settimana potrebbe iniziare la vaccinazione dei cittadini più anziani.
Una nuova ordinanza sulla scuola entrerà in vigore prevedendo di lasciare in aula i ragazzi, anche nel caso di una positività.
