Covid, 757 nuovi positivi. In un video lo sviluppo della pandemia: Verona, Padova e Treviso registrano oggi la crescita maggiore. Arrivati i vaccini Astra

I dati di domenica non sono mai corretti al 100% quindi il lunedì fa testo soltanto parzialmente: a fronte di 10.260 tamponi effettuati ieri, i nuovi positivi ammontano a 757 persone, con un’incidenza del 7,38% a fronte del 3,44% della fine settimana scorsa. Treviso, Padova e Verona registrano l’incremento maggiore nei contagi. I ricoverati sono attualmente 1.400, di cui 1.243 in area non critica, più 27, e 157, più 4 in terapia intensiva. Domani si raggiungeranno le 10mila vittime da inizio pandemia, oggi si sono attestate a 9.980 unità, più 12 nelle ultime 24 ore.

Luca Zaia: «La situazione è di estrema preoccupazione. Dobbiamo prepararci per una nuova fase di turbolenza e siamo pronti ad affrontarla. Possiamo far tesoro dell’esperienza di un anno interno perchè se gli ospedali vanno in tilt sarà difficile prendere in carico tutti i pazienti. Questa è la nostra sfida. Stiamo provvedendo anche alla verifica dei respiratori di terapia intensiva per cambiare quelli che sono più usurati. La curva cresce in parallelo con la riapertura delle scuole: la prima fascia di età pesa di più nei contagi, il virus ha ritarato la sua presenza. Dove non trova spazio, si adatta all’ambiente. Nel frattempo, il vaccino di Astra Zeneca è arrivato e quindi possiamo proseguire con le vaccinazioni in tutte le classi di età. Così cambia nuovamente il piano vaccinale. Dal primo di aprile arriveranno in Italia 20 milioni di dosi, e ne attendiamo almeno uno in Veneto. Poi arriveranno anche altri vaccini e stiamo chiudendo l’accordo per mille specializzandi che possono eseguire le vaccinazioni».

Un video rende chiaro cosa è successo, settimana dopo settimana, in Italia nello sviluppo della pandemia. L’ha realizzato Andrea Berni, laureato in Sociologia, che nella sua professione si occupa di raccolta e analisi dati. Questo video che riassume il fenomeno per l’intero 2020: è stata considerata l’incidenza “a 7 giorni”, per ovviare al problema insito nell’usare dati cumulati per un lungo periodo di tempo. Guardatelo, è impressionante e vale più di mille parole.

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