Covid, è tempo di prendersi cura del personale sanitario in prima linea da due anni

(di Simone Mazza *) Nei prossimi giorni Fp Cgil intavolerà le trattative con Ulss 9 e Aoui (Azienda Ospedaliera universitaria integrata di Verona) per destinare le risorse stanziate lo scorso 9 dicembre a seguito del protocollo d’intesa sottoscritto dalle Organizzazioni Sindacali del Comparto, recepito con delibera di giunta regionale 1735/2021.

Si tratta di soldi finalizzati alla remunerazione dei disagi patiti dal personale sanitario nel corso dell’emergenza Covid. Il monte è costituito da 18.719.193 euro, per la maggior parte (15.469.452 euro) provenienti dal riparto regionale del “vecchio” Decreto Rilancio del 19 maggio 2020 (articolo 2 comma 10 “incentivi a favore del personale dipendente del SSN”), non spesi nel corso del 2020, e per la parte residua di 3.249.741 euro provenienti dalla Legge 178 del 30 dicembre 2020.

Come Sindacato dei lavoratori e delle lavoratrici della Sanità abbiamo a lungo insistito affinché queste risorse andassero ad incrementare il fondo per il miglioramento delle condizioni di lavoro, pesantemente decurtato dal pagamento delle indennità di terapia intensiva, malattie infettive e subintensiva, e che venissero inoltre impiegate per il riconoscimento del grande sacrificio operato da tutto il personale del comparto, in particolare quello impiegato nelle aree Covid: infermieri, operatori socio-sanitari, fisioterapisti, tecnici di radiologia, da oltre due anni schierati in prima linea e ormai allo stremo.

Dunque, al tavolo di contrattazione porteremo avanti l’istanza per il pieno riconoscimento delle ferie, di cui il personale ha gran bisogno ma che una decisione della Direzione dell’Azienda ospedaliera ha tagliato del 50% per i mesi di gennaio e febbraio 2022. E’ necessario infatti chiarire, prima di bloccare le ferie al personale, se tutti gli attori provinciali (pubblico e privato) stanno contribuendo per la loro parte ad affrontare l’emergenza, evitando quindi che si scarichi solo sul servizio pubblico il compito di riconvertire i posti letto.

Le risorse, in primis, andranno a garantire la corresponsione delle indennità nei reparti più delicati e a rischio, come malattie infettive e terapia intensiva e per il riconoscimento, come orario straordinario, dei tempi di vestizione e svestizione nelle aree Covid, dove le operazioni sono lunghe e delicate.

L’ulteriore ripartizione del fondo prevede di destinare 15.586.896 euro al personale del Comparto sanitario e i restanti 2.909.312 euro alla Dirigenza dell’Area Sanità. Più precisamente, a  livello territoriale vengono destinati 1.439.097 euro per il personale dell’Ulss 9 Scaligera; 1.339.000 euro per il personale dell’Aoui; 283.022 euro per la dirigenza medica dell’Ulss 9, e 256.338 euro per la dirigenza medica dell’Aoui, per un totale di 3.317.457 euro.

Un ottimo risultato sia dal punto di vista sindacale che dell’equità sociale.

(* Fp Cgil Verona)

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