Covid, tasso reale di contagiosità al 2,7% ma l’emergenza non è finita. Il Veneto lancia due nuovi studi epidemiologici

Continua la discesa del Covid-19 nel Veneto, 27ma giornata di calo (il picco risale al 31 dicembre scorso): ieri sono stati effettuati 42.855 tamponi (fra rapidi e molecolari): i nuovi positivi sono stati 1.185 pari ad un tasso di contagio del 2,7%. Nelle statistiche però oggi il totale dei nuovi contagiati è di 2.385 unità dato che sono stati inseriti mille200 contagiati di gennaio, rientranti nelle nuove classificazioni del ministero della Salute. Il totale dei tamponi effettuati superano i 6,2 milioni dall’inizio della pandemia. I contagiati totali sono stati 309mila, di cui 41.344 ancora positivi. L’RT calcolato dalla Regione è oggi a 0,62, seconda regione in Italia con indice di trasmissibilità più basso.

In ospedale sono ricoverati 2.475 veneti: 2.185 in area non critica (meno 45 nelle ultime 24 ore) e 290 (meno 7) in terapia intensiva. Ci sono circa mille posti letto in terapia intensiva liberi per ogni evidenza.

Due studi epidemiologici e sulla siero-prevalenza in Veneto per capire lo stato di saluto esatto della popolazione

I deceduti di ieri sono 62 che portano il conteggio dei decessi alla cifra drammatica di 8.757. Le dimissioni sono salite di 114 unità per un totale di 13.913. Luca Zaia: «Restiamo preoccupati: l’Europa è ancora in emergenza, dal Regno Unito alla Spagna alla Germania è lockdown. Non è finita questa emergenza. Noi stiamo studiano la reale diffusione del virus ed uno studio della siero-prevalenza nella popolazione, attraverso prelievi del sangue, per capire dove è passato il virus: sono studi di livello internazionale per capire esattamente cosa è successo. Ci permetteranno di capire quale è lo stato di salute della nostra popolazione nel suo complesso: siamo l’unica Regione è farlo. Lunedì apriamo le scuole».

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