Croce a Sboarina, se vuoi aiutare davvero le imprese non buttare via i soldi per consulenze inutili…

«Si chiamano lacrime di coccodrillo e sono quelle che si spandono facilmente quando si vuole recuperare immagine dopo una “magra”: il sindaco ha annunciato ieri, dopo le sollecitazioni di Prima Verona, uno stanziamento minimo per le associazioni, le società sportive e del terzo
settore che con difficoltà, ed a prezzo di numerosi sacrifici economici, ogni giorno supportano le famiglie veronesi nell’educazione dei figli» è polemica al calor bianco fra Michele Croce, leader di PrimaVerona e il sindaco. Croce, nei giorni scorsi aveva chiesto al Comune più coraggio nell’aiutare le imprese in difficoltà e una moratoria sulle bollette Solori; ieri Federico Sboarina aveva risposto che “troppo facile era chiedere sconti senza conoscere i conti”. Oggi la risposta.
Dice Croce: «Troppo poco, e troppo tardi. Se era questa l’intenzione del sindaco doveva annunciarla già sabato scorso, pubblicamente, durante la manifestazione in Bra, ai rappresentanti di quel mondo che sta pagando uno dei prezzi più alti della pandemia. E se crede veramente nel valore sociale di queste realtà deve mobilitare le società pubbliche affinché immediatamente diano una mano: bollette, sovvenzioni, sponsorizzazioni
(ferme da un anno!)… le risorse non mancano. Neppure in tempo di crisi: basta non sprecare i soldi, come questa Amministrazione ha fatto gettando in consulenze in Agsm diverse centinaia di migliaia di euro per giustificare la svendita ad A2A (poi abortita), e sta facendo tuttora buttando milioni di euro per i cantieri che non verranno mai chiusi della filovia e per la causa multimilionaria che l’ATI intenterà alla Città per la revoca improvvida della concessione.
Persino Solori, la società incaricata della riscossione dei tributi, ha confermato che la sospensione dell’invio delle cartelle esattoriali è un atto imposto dalle norme nazionali legate alla pandemia: Palazzo Barbieri non c’entra nulla. Fosse stato per il sindaco quelle cartelle sarebbero già partite. Alla faccia del sostegno alle categorie economiche in crisi» conclude il leader di PrimaVerona.

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