Damiano Tommasi ora dica come intende salvare le municipalizzate scaligere

(di Giuseppe Braga) Cosa sta succedendo in alcune  Aziende partecipate del Comune di Verona? La maggioranza che governa la città di Giulietta e Romeo, si e’ resa conto dei problemi da affrontare? Il Sindaco Tommasi e la sua Giunta, cosa rispondono ai cittadini, a seguito delle quotidiane e pesanti accuse  mosse nei loro confronti, da chi ha governato prima di loro: FlavioTosi per dieci anni e Federico Sboarina per altri cinque, talvolta rese note con sospetta insistenza da alcuni organi di informazione locali? A tale proposito intendo con la presente nota sottolineare alcune questioni, che ritengo meritino una qualche considerazione.

1 – AMIA: era stata ceduta alla AGSM in cambio di 35 milioni di euro incassati dalla Amministrazione Comunale (amministrazione Tosi). La cessione avrebbe dovuto produrre delle notevoli “economie di scala” nella sua gestione e potenziare i servizi. In realtà non si è verificato nessuno di questi obiettivi. Anzi, ogni giorno emergono con evidenza sempre maggiori criticità nella gestione di questa Azienda: sia per la raccolta dei rifiuti solidi urbani che nella gestione delle aree verdi comunali. Rimangono Inoltre ancora da chiarire a mio avviso, se vi siano eventuali responsabilità che potrebbero riguardare i vertici di AMIA (e perché no anche della controllante AGSM) per alcune vicende di natura penale che hanno interessato recentemente la SERIT, ed in parte anche il suo gruppo dirigente.

2 – AGEC: questa importante Azienda nata nel 1910 per promuovere e gestire l’edilizia residenziale pubblica, e’ stata  costretta dopo gli anni 2000 ad assumere in gestione  le 13 farmacie comunali, con l’assunzione del personale in esse impiegato. Successivamente il Comune di Verona ha imposto ad AGEC di acquistare le licenze commerciali delle farmacie stesse. Ciò ha costretto l’Azienda a dover pagare al Comune oltre 30 milioni di euro per l’acquisto delle licenze, ricorrendo ad un pesante mutuo bancario, che negli ultimi dieci esercizi ha pesato sul bilancio della partecipata per diverse decine di milioni di euro per il rimborso del mutuo e per gli interessi bancari. (Amministrazione Tosi).  In conseguenza di questi oneri finanziari che hanno gravato per anni sui bilanci della Società, questi hanno persino impedito i necessari interventi e programmi di manutenzione e di recupero dei diversi alloggi comunali vuoti, perché inagibili.  Non solo, ritengo inoltre che ciò possa anche aver distolto o impedito che l’AGEC prestasse il dovuto riguardo verso altri servizi di un settore ancor più delicato:  rappresentato dai 26 cimiteri sparsi sul territorio comunale, molti dei quali ormai saturi e privi dei necessari spazi per le ordinarie sepolture.

3 – AGSM: da oltre quaranta anni questa Azienda partecipata del Comune di Verona, la prima in assoluto in termine di volume di fatturato e di addetti, si è fatta carico degli investimenti ormai miliardari per la realizzazione e la gestione dell’ormai fallimentare impianto di termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani di “Ca del Bue”. Come ciò non bastasse, i vertici di AGSM veronese, che hanno costituito una partnership Societaria con la AIM Vicentina  (amministrazione Sboarina), sono stati recentemente convocati dal Sindaco Damiano Tommasi per chiarire i termini di una presunta operazione societaria, relativa all’acquisto del 35% delle quote di una Società privata milanese operante nel campo dell’energia, con modalità che in ogni caso sarebbero tutte da chiarire.

4 – ENTE FIERA: alcuni organi di informazione hanno recentemente dato la notizia che la Guardia di Finanza starebbe conducendo alcune indagini, circa presunti finanziamenti che l’ente fieristico avrebbe indebitamente beneficiato, assieme ad una nota industria vitivinicola veronese, nell’ambito delle diverse rassegne organizzate e programmate in occasione delle esposizioni del Vinitaly.

5 – FONDAZIONE ARENA: e’ ancora fresca la notizia delle indagini in corso all’interno della Fondazione Arena, riguardanti presunte operazioni di sovrafatturazioni, che sarebbero state da anni compiute ad opera di una impresa esterna, operante con importanti contratti di appalto e con personale esterno occupato presso la Fondazione Arena stessa. 

 Ci sarebbero poi altre questioni che riguardano ancora delle diverse altre Aziende pubbliche partecipate del Comune di Verona. Ma, per il momento mi limito a quelle sopra indicate, e resto in attesa di conoscere come l’Amministrazione guidata dal Sindaco Damiano Tommasi intenderà rispondere…

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