Due arresti per una rapina del settembre scorso a Negrar. Dentro anche tre spacciatori che vendevano eroina nella Bassa

Venerdì 19 la polizia ha arrestato un giovane, ritenuto responsabile della rapina aggravata commessa la notte del 10 settembre 2022  nei confronti di due coetanei all’esterno della discoteca Hangar di Negrar di Valpolicella. Il giovane era già sottoposto al collocamento in comunità in relazione ad altri episodi di cui si era reso responsabile negli scorsi anni, quando era ancora minorenne. La rapina è stata compiuta in concorso con un altro minore che dallo scorso 2 maggio è sottoposto alla misura cautelare del collocamento in comunità, emessa dal Gip del Tribunale di Venezia  che è stato arrestato e accompagnato presso la locale casa circondariale.

La Sezione Antidroga della Squadra Mobile stavano seguendo da tempo una coppia di spacciatori tunisini che stavano inondando di eroina la bassa, da Zevio a Bovolone, da Cerea a Legnago. Con vari appostamenti è stato scoperto che interravano considerevoli quantitativi di eroina per poi dissotterrare involucri preconfezionati destinati allo spaccio.

In un terreno a Cerea i poliziotti hanno sequestrato due panetti di eroina del peso complessivo di 1100 grammi, e in prossimità di un cartello stradale, un involucro contenente circa 80 grammi di cocaina. Il pomeriggio del 20 maggio hanno proceduto all’arrestato tre tunisini colti nella flagranza per detenzione ai fini di spaccio di 516,40 grammi di eroina. In mattinata avevano avvistato un’auto che si è accostata a margine della carreggiata ad Angiari, nei pressi di un appezzamento terreno isolato. Poco dopo è ripartita in direzione Cerea. Gli agenti hanno constatato che nell’appezzamento di terreno dove poco prima si era fermata l’auto erano appena state scavate due grosse buche dal cui interno era stata verosimilmente dissotterrata la droga. Quando l’auto è tornata ad Angiari, nello stesso punto dove erano state scavate le buche gli agenti hanno sorpreso tre uomini mentre scavavano le buche.

Bloccati e identificati, è stata fatta una perquisizione nell’appezzamento di terreno, che ha portato al sequestro di arnesi da lavoro utilizzati per fare le buche e di un chilo di eroina. Addosso ad uno dei tre sono stati trovati 800 euro, ritenuti provento dello spaccio. La perquisizione è stata poi estesa anche all’interno dell’abitazione di Cerea rinvenendo, all’interno del forno della cucina, una mattonella risultata contenere più di mezzo chilo di eroina e un bilancino di precisione funzionante nascosto nell’intercapedine del sottotetto al primo piano.  

I tre sono stati fermatiesu disposizione del Pubblico Ministero di turno, sono stati tradotti in carcere.

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