Federfarma, le prenotazioni in farmacia sono per le categorie fragili non una scorciatoia

Attivato il 1° aprile il servizio di prenotazione in farmacia della vaccinazione contro il Covid è stato “preso d’assalto” dalla cittadinanza, ma Federfarma Verona precisa che le regole vanno rispettate e l’intervento delle farmacie è rivolto principalmente alle categorie fragili che non riescono ad accedere autonomamente alla piattaforma digitale.  

«Le farmacie si mettono a disposizione delle categorie fragili nella prenotazione della vaccinazione contro il Covid 19 che Federfarma Verona promuove sotto tutti i punti di vista – dichiara Elena Vecchioni, presidente di Federfarma Verona -. Abbiamo accolto la richiesta della Regione Veneto e dell’Azienda Ulss 9 Scaligera di attivare immediatamente questo servizio per incrementare l’adesione della cittadinanza, ma deve risultare chiaro che il nostro intervento è dedicato soprattutto alle persone anziane che non sanno usare il computer e le nuove tecnologie. I’iter, per questi soggetti, è molto semplice: basta entrare in farmacia con la tessera sanitaria e, se in quel momento l’utente rientra nella categoria stabilita dalla piattaforma regionale dando quindi al farmacista la possibilità di effettuare l’operazione, uscirà pochi minuti dopo con la prenotazione e i relativi documenti cartacei».

«Il servizio di prenotazione in farmacia del vaccino non costituisce una “scorciatoia” come molti utenti pensano e abbiamo purtroppo toccato con mano in queste prime ore di attività – dichiara Gianmarco Padovani, vicepresidente di Federfarma Verona -. In farmacia si segue la priorità dettata dall’Azienda sanitaria e quindi non si passa davanti ad altri utenti. Tutti devono rispettare il proprio turno secondo il calendario vaccinale. Il nostro compito è quello di aiutare gli aventi diritto che non riescono da soli ad effettuare l’operazione online, contribuendo in questo modo ad aumentare la copertura vaccinale proprio di coloro che ne avrebbero più bisogno in tempi rapidi perché fragili, cioè gli anziani. Concludo dicendo che durante la prenotazione in farmacia non si può assolutamente “scegliere” un tipo di vaccino rispetto ad un altro».

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