I dentisti sono a rischio, ma non per il servizio sanitario

(di Gianni De Paoli) Non se ne sente mai parlare, ma i dentisti sono una delle categorie più a rischio Covid. Sul contagio sappiamo tutto. Ogni giorno vengono trasmesse ore e ore di disquisizioni sulla pandemia. Virologi, microbiologi, infettivologi sono diventati star televisive, si parla dei vaccini specifici e di quelli antinfluenzali da somministrare alle categorie a rischio, ma dei dentisti nessuno parla. Sono a rischio i poliziotti, i pediatri, i veterinari, i medici ospedalieri e di base, gli infermieri ed il personale delle Rsa, ma i dentisti, quelli che lavorano nella bocca dei pazienti, nessuno li considera. Forse perché non sono dipendenti pubblici e la loro attività professionale è al 99% privata. Ma svolgono comunque un servizio sociale. Come faremmo senza di loro quando ci viene il mal di denti?

Non è colpa loro se le uniche cure che il SSN, giustamente universalista, non contempla nella gratuità sono quelle odontoiatriche. Nondimeno esistono. Ci sono migliaia di studi dentistici sparsi in tutto il territorio nazionale che coprono privatamente quella che è una evidente carenza del pubblico. E col Covid rischiano. Rischiano più di tante altre categorie considerate a rischio. Quando il dentista ti trapana con la turbina – e per raffreddare la fresa diamantata che gira a 200mila giri immette sul dente un getto d’acqua che genera un aerosol, molto più pericoloso del famoso “droplet” di quando uno parla – rischia la sua salute. La sua, sia ben chiaro. E quella del personale che lo assiste. Perché per il paziente il rischio è zero in quanto, anche prima del Covid, negli studi dentistici sono sempre state messe sistematicamente in atto tutte le misure necessarie per eliminare qualsiasi tipo di contaminazione paziente-paziente.

Ma quella paziente-dentista è inevitabile. Ci sono tutti i dispositivi di protezione individuale, d’accordo: mascherine, visiere, cuffie, guanti, camici idrorepellenti, ma il rischio è sempre lì dietro l’angolo. Perché allora non inserire anche i dentisti fra le categorie a rischio che possono usufruire del vaccino antinfluenzale?

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