I rifiuti del Veneto a Rovigo?

I rifiuti del Veneto in viaggio verso Rovigo? Lo si apprende da una determinazione della Provincia di Verona (n. 3131/09 del 4 giugno 2009) avente per oggetto: “Provvedimento provvisorio di urgenza per lo smaltimento dei rifiuti urbani dei Comuni della provincia di Verona presso l’impianto a tecnologia complessa di Verona – Ca’ del Bue e presso il sistema integrato di trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani di Legnago” dove testualmente viene scritto: “ – [//]appare problematico programmare i conferimenti di rifiuti presso la discarica di Sant’Urbano, in quanto stanno già conferendo le Province di Padova, Treviso, Vicenza ed inoltre, a causa delle avverse condizioni meteorologiche dei mesi scorsi, vi sono dei ritardi nell’allestimento della stessa; – la Regione sta sondando la possibilità di conferire presso un sito alternativo in Provincia di Rovigo, in forza di un’ordinanza contingibile ed urgente del Presidente della Giunta Regionale; in questo caso non sarebbe dovuto il contributo regionale per lo smaltimento dei rifiuti urbani in impianti ubicati fuori dagli ambiti territoriali ottimali …”. Mai si era parlato nei mesi scorsi – dichiara Michele Bertucco – Presidente di Legambiente Veneto – di una soluzione di questo genere. Anzi l’assessore regionale all’Ambiente Giancarlo Conta aveva sempre magnificato la pianificazione regionale in materia di rifiuti. Ma, la lettura della determina della Provincia di Verona ci presenta invece un quadro a tinte fosche. Con due province che stanno già scaricando rifiuti al di fuori del loro territorio (Vicenza e Treviso) e la Regione Veneto alla disperata ricerca di un sito alternativo in provincia di Rovigo. Eppure tutti i piani provinciali rifiuti nel Veneto sono stati approvati tranne quello della Provincia di Verona. A Legambiente, inoltre, non risulta che questa ipotesi sia stata oggetto di confronto con la Provincia di Rovigo e con gli altri enti deputati alla gestione del ciclo dei rifiuti. A cosa servono i piani rifiuti provinciali – si chiede Legambiente – se poi il “centralismo veneziano” si sostituisce ed interviene al posto delle Province? Un centralismo che mira ad esasperare una situazione generale per poi tirare fuori dal cilindro la “miracolosa” soluzione degli inceneritori un po’ dovunque. Comunicato a cura di Legambiente Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail