Il risultato economico complessivo dei primi nove mesi, grazie anche al rallentamento della crescita dei crediti deteriorati, ha inoltre beneficiato di una rilevante riduzione del costo del credito (575 milioni rispetto ai 1.065 del 30 settembre 2014) e dell’impatto positivo sulle imposte sul reddito conseguente alla rilevazione nel primo trimestre delle attività per imposte anticipate collegate alle perdite fiscali pregresse dell‘incorporata Banca Italease (+85 milioni). Escludendo l’impatto positivo della “fair value option” (FVO), pari a 8 milioni, il risultato economico del periodo ammonta a 342 milioni rispetto alla perdita di 99 milioni consuntivata al termine del corrispondente periodo dell’esercizio precedente.
Considerando anche l’impatto della FVO i primi nove mesi del 2015 si chiudono con un utile netto di 350 milioni.
Le spese per il personale, sono pari a 1.010,3 milioni ed evidenziano un calo del 4,1% rispetto ai 1.053,2 milioni del 30 settembre 2014.
La contribuzione del terzo trimestre 2015 è pari a 327,7 milioni, in calo rispetto ai 342,2 milioni del secondo che include però oneri legati al fondo di solidarietà per 11,6 milioni.
Escludendo tale componente straordinaria da entrambi i periodi posti a confronto, (il dato al 30 settembre 2014 includeva oneri straordinari per 67,6 milioni), il costo del personale dei primi nove mesi del 2015 risulterebbe in crescita dell’1,3%, principalmente per effetto degli aumenti retributivi previsti dal Contratto Collettivo Nazionale e dei maggiori accantonamenti per retribuzioni variabili conseguenti al ritorno alla redditività del Gruppo.
Il numero totale dei dipendenti ammonta al 30 settembre 2015 a 16.922 risorse “full time equivalent” rispetto alle 17.147 risorse in organico alla data del 31 dicembre 2014 e alle 16.949 del 30 giugno 2015 (dati resi omogenei per confronto).
Su base annuale si registra una riduzione di 589 risorse.
La raccolta diretta al 30 settembre 2015 ammonta a 83,5 miliardi ed evidenzia su basi rese omogenee un decremento del 2,0% rispetto ad inizio anno e dello 0,6% rispetto al 30 settembre 2014.
Al 30 settembre 2015 la raccolta indiretta ammonta a 70,3 miliardi e segna su basi omogenee un incremento del 7,1% rispetto ad inizio anno e del 6,2% rispetto al 30 settembre 2014. Rispetto al dato del 30 giugno 2015, l’aggregato registra invece un calo dell’1,1%.
L’aumento su base annua è imputabile alla componente gestita, pari a 34,7 miliardi al 30 settembre 2015 (+11,4%). Anche la componente amministrata, pari a 35,6 miliardi, registra un incremento anche se più contenuto (+1,5%).
La crescita della componente gestita deriva principalmente dal sensibile sviluppo del comparto di Fondi e Sicav (+17,6%) e gestioni patrimoniali (+17,5%). La diminuzione registrata nel terzo trimestre interessa sia la componente gestita che quella amministrata e dipende principalmente dal andamento negativo delle quotazioni di mercato.[//] Gli impieghi lordi ammontano al 30 settembre 2015 a 86,6 miliardi, in calo dell’1,3% rispetto agli 87,7 miliardi del 31 dicembre 2014 e del 3,7% rispetto agli 89,9 miliardi del 30 settembre 2014.
Rispetto al dato del 30 giugno 2015, pari a 87,9 miliardi, il calo è dell’1,5%. Le esposizioni nette deteriorate (sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinate) ammontano al 30 settembre 2015 a 14,2 miliardi, sostanzialmente invariate rispetto al 31 dicembre 2014 e in calo del 4,7% rispetto ai 14,9 miliardi del 30 settembre 2014.





