Il Comune di Verona ha ragione. Ma il pollo fritto KFC lo batte 2 a 0

Dopo che il Comune di Verona ha dovuto, obtorto collo, concedere il permesso per l’apertura del terzo ristorante KFC a un passo da piazza Erbe, arriva un’altra botta. Questa volta dal Tar del Veneto. L’Amministrazione Comunale, che solo quest’estate attraverso suoi autorevoli esponenti s’era espressa contraria all’apertura del ristorante americano famoso per il pollo fritto del Kentuky, ritenuto poco consono al decoro del centro storico, non avendo potuto impedirne l’apertura, aveva deliberato che le alette di pollo fritto dovevano però essere mangiate solo all’interno del locale di via Cairoli. Proibito mangiarle per strada.

Ma gli americani della catena KFC sono un osso duro. Di sicuro più di quello dei polli. E non si sono accontentati. E così hanno fatto ricorso al Tar, ritenendo illegittima la limitazione al consumo del pollo fritto stabilita dal Comune ed hanno richiesto una sospensiva del provvedimento comunale in attesa della sentenza. E l’hanno ottenuta. Così non solo la settimana scorsa il KFC di via Cairoti è stato aperto, ma nel giro di una settimana gli americani sono riusciti anche ad averla vinta sul fatto che il pollo fritto si possa mangiare anche per stra

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