Il distributore è chiuso, da almeno vent’anni. E non c’è un progetto per recuperarlo. Passare con le ruspe, no?

(di Marco Danieli) All’inizio di via Mameli, una delle strade più trafficate della città, subito dopo Porta Trento, all’incrocio semaforizzato con via Gabriele d’Annunzio, adiacente ai giardini Lombroso, c’è una bruttura come poche. Si tratta di un vecchio distributore di benzina chiuso da anni, una costruzione decrepita, fatiscente, sporca e scarabocchiata, utilizzata come parcheggio selvaggio nell’area antistante. Un autentico pugno in un occhio se si pensa alla rara bellezza della zona, a due passi dal Teatro Romano, da Ponte Pietra, da Santo Stefano e da San Giorgio. E’ mai possibile che in un posto così si permetta che continui ad esistere un simile esempio di degrado? Allarga le braccia Beatrice Bertagnoli, consigliere della seconda circoscrizione. “Sono anni che ne sento parlare, ma non si muove niente -dice quasi rassegnata – perché c’è troppa burocrazia e anche per fare una piccola cosa servono pareri, permessi, timbri e carte! Dopo anni di insistenze, quest’anno il Comune ha inserito dei fondi nel bilancio per il programma triennale delle opere per allestire un progetto di recupero.”  Siamo quindi ancora alla stesura del progetto, quindi nulla di concreto. “Se poi consideriamo – continua la Bertagnoli- che la scorsa settimana in Commissione Bilancio hanno spostato il tutto al prossimo anno…mi aspetto che neanche con questa amministrazione riusciranno a risolvere il problema”.

Sono anni che girano progetti di riqualificazione. Ce n’è uno, più semplice, che vorrebbe trasformare l’area in un punto di sosta per pullman turistici. Un altro, più articolato, prevede la rotonda al posto del semaforo, la chiusura della strada che costeggia i giardini, un mini-parcheggio e la costruzione di un piccolo caffè-pasticceria che col plateatico si ricongiunge ai giardini.

Idea simpatica, ma il flusso di traffico, fra i più sostenuti della città, e il conseguente inquinamento mettono seri dubbi sulla possibilità di starsene seduti all’aria aperta al tavolino a bere un caffè o una birretta. Ma a volte, se non se ne va fuori, piuttosto di continuare a vedere simile bruttura, non sarebbe meglio  buttar giù tutto, piantare degli alberi, visto anche che il mese scorso ne sono stati abbattuti mille e cinquecento, e fare una bella rotonda che snellisca il traffico? E’ così difficile?

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