Il piano di razionamento del governo per l’inverno se la Russia ci chiude il rubinetto del gas

Non sappiamo se il cambiamento climatico ed il conseguente aumento di temperatura del pianeta ci sarà d’aiuto quest’inverno. Speriamo…Speriamo che, dopo averci fatto patire le ondate di calore africano durante l’estate facendoci consumare un casino di elettricità per l’aria condizionata,  almeno il clima ci faccia patire meno freddo. E non solo per consumare meno gas per riscaldarci, ma proprio per non battere i denti a causa del razionamento di cui si parla sempre più insistentemente. Razionamento dovuto alla previsione che il gas, e quindi l’elettricità che dal gas. Viene prodotta,  con cui scaldiamo le nostre case e con cui facciamo andare avanti le nostre fabbriche scarseggerà.
A parte il prezzo che continua a salire e che già sta facendo chiudere alcune attività, se la Russia dovesse chiudere i rubinetti in risposta alle sanzioni l’Italia e anche l’Europa si troverebbe in grosse difficoltà. Soprattutto l’Italia, che a suo tempo fece la sciagurata scelta di rinunciare all’energia nucleare.

Il piano in caso di chiusura dei rubinetti c’è già. Lo ha fatto il governo Draghi che è tuttora in carica. In casa non si potranno superare i 19/20° ed il riscaldamento dovrà anche esser acceso per meno ore. Il che non è proprio il massimo del benessere, visto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità fissa in 24° la temperatura ideale degli interni. Lo stesso vale per gli uffici pubblici che dovranno anche chiudere un’ora prima.
Ci sarà anche una drastica riduzione dell’illuminazione pubblica. Dopo la mezzanotte tutti i lampioni delle strade dovrebbero essere spenti. Inutile sottolineare quanto questa decisione potrebbe essere pericoloso per la sicurezza dei cittadini e per l’ordine pubblico. 

Chiusura anticipata dei negozi alle 19 e di tutti gli esercizi alle 23. Praticamente un coprifuoco  che andrebbe a incidere pesantemente sulle nostre abitudini che s’erano appena normalizzate dopo la fine delle restrizioni della pandemia. Siamo finora ancora nell’ambito delle eventualità e delle intenzioni. Ma se il riscaldamento globale non ci aiutasse e l’inverno dovesse tronare a fare il suo mestiere con ghiaccio, neve e le sue temperature tradizionali, i provvedimenti potrebbero essere anche peggiori.

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