Italia e Regno Unito hanno lo stesso debito pubblico. Ma non lo stesso trattamento: vogliamo chiederci come mai?

2000 miliardi di sterline. A tanto ammonta il debito pubblico del Regno Unito. Il nostro è di 2530 miliardi di euro. Considerato che al cambio una sterlina vale 1,11 euro, il debito britannico è pari a 2.220 miliardi di euro, un po’ meno di quello italiano, ma neanche tanto. Mal comune mezzo gaudio? No di certo. Ma su queste cifre una riflessione va fatta.

In questi anni il mainstream mediatico ci ha massacrato le palle con “il debito pubblico“, bacchettando gli italiani ogni volta che saliva. Il “debito“, che già come parola evoca una condizione di inferiorità per il fatto che si deve qualcosa a qualcuno, ci è stato presentato come qualcosa di cui vergognarsi, l’effetto di abitudini di vita sconsiderate, di un popolo che vive al di sopra dei propri mezzi, che ha fatto il passo più lungo della gamba. Come fossimo la Grecia… Insomma il “debito pubblico” è stato usato dai poteri forti internazionali per tenere l’Italia in soggezione e commissariarla coi vari Monti, per tagliare la democrazia, per svuotarci della sovranità, per aumentare le tasse e chiedere sacrifici sempre maggiori ai cittadini attraverso i loro burattini al governo del paese.

Solo rari economisti non allineati – e per questo emarginati- ci avevano spiegato che non è così, che un conto è il “debito pubblico” ed un conto la “spesa pubblica”; che non era vero che siamo delle cicale, perché abbiamo uno dei risparmi maggiori del pianeta. Ma di fronte alla pressione del mainstream mediatico in mano ai poteri forti erano “vox clamantis in deserto”. 

Adesso arriva la notizia che il Regno Unito, una delle più grandi potenze del mondo, tutt’ora al centro di un impero economico che si chiama Commonwealth, ha un debito più o meno come il nostro.  Ma che cosa ci hanno raccontato fino ad oggi i signori economisti al soldo dei poteri forti? 

I numeri sono numeri. Il resto sono chiacchiere. Alla Bocconi dovrebbero insegnare prima di tutto che le bugie hanno le gambe corte.

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