La pressione dei clandestini e l’incapacità del governo: ingredienti di una bomba pronta a scoppiare

La paura del contagio fa scricchiolare l’impalcatura di chiacchiere sulle quali poggia la teoria de “l’accoglienza”. Hanno un bel dire preti e compagni che bisogna accogliere tutti; che, poverini, mica si può lasciarli su un barcone o su una nave quei poveri giovanottoni grandi e grossi cellulare-muniti che vengono dall’Africa! “Aggiungi un posto a tavola” è la loro filosofia del curucucù. 

Solo che di posti a tavola ne abbiamo già aggiunti anche troppi e non possiamo più permetterci di continuare. E adesso c’è anche il covid. E se fino a ieri gli italiani “brava gente” facevano come i quei frati che allungavano la minestra con l’acqua per farla bastare per tutti, adesso con la paura del contagio cominciano a cambiare idea.

Le immagini che corrono sui social e sulle tv degli africani che imprecano, sbeffeggiano le forze dell’ordine e lanciano contro la polizia tutto quello che hanno per le mani parlano chiaro e risultano insopportabili. In più quelli che sono stati raccolti il giorno prima mentre- dicono- stavano annegando, scappano dai centri di raccolta e si sparpagliano in tutt’Italia, positivi o no che siano.  Allora sono sempre di più quelli che stanno cambiando idea. Se qualcuno voleva alimentare il razzismo non poteva trovare sistema migliore. Continuiamo così! l’Italia diventerà l’Alabama d’Europa.

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