La Provincia combatte la crisi con 4 proposte al Governo

Primo Tavolo anticrisi per l’occupazione veronese. Un pacchetto di 4 richieste per Regione e Governo. La Provincia agirà sulle banche. Si è tenuta oggi la riunione d’urgenza della Commissione Provinciale del Lavoro presieduta dal presidente Elio Mosele e dall’assessore al Lavoro Virgilio Zampieri. [//]

Scopo dell’incontro è stato di predisporre un “Tavolo anticrisi” per decidere le misure da prendere nel 2009 a proposito della grave crisi occupazionale riscontrata anche a Verona.

E’ stato deciso un pacchetto di richieste da far pervenire in Regione e al governo, a seconda delle competenze in materia di lavoro e politiche sociali.

La Commissione provinciale veronese manderà a Venezia un documento in cui chiede che la Cassa integrazione in deroga venga ampliata anche a settori oggi non ammessi ma comunque in crisi, come il commercio e tutto il metalmeccanico. Per i ministri competenti, invece, verrà inviata la richiesta di aumentare i fondi a disposizione della Cassa integrazione e degli ammortizzatori sociali in genere. La seconda richiesta riguarda l’utilizzo dei fondi comunitari destinati agli interventi sociali per il sostegno alle categorie in crisi. Terza e ultima modifica di competenza statale è quella di una nuova norma per l’impiego dei precari.

Per quanto riguarda, infine, lo specifico impegno della Provincia è di avviare un dialogo con le banche cittadine per ottenere linee di credito da garantire alle aziende che devono anticipare la Cassa integrazione.

Ecco alcuni dati per inquadrare lo stato di crisi dell’occupazione veronese:

Scopo dell’incontro è stato di predisporre un “Tavolo anticrisi” per decidere le misure da prendere nel 2009 a proposito della grave crisi occupazionale riscontrata anche a Verona.

E’ stato deciso un pacchetto di richieste da far pervenire in Regione e al governo, a seconda delle competenze in materia di lavoro e politiche sociali.

La Commissione provinciale veronese manderà a Venezia un documento in cui chiede che la Cassa integrazione in deroga venga ampliata anche a settori oggi non ammessi ma comunque in crisi, come il commercio e tutto il metalmeccanico. Per i ministri competenti, invece, verrà inviata la richiesta di aumentare i fondi a disposizione della Cassa integrazione e degli ammortizzatori sociali in genere. La seconda richiesta riguarda l’utilizzo dei fondi comunitari destinati agli interventi sociali per il sostegno alle categorie in crisi. Terza e ultima modifica di competenza statale è quella di una nuova norma per l’impiego dei precari.

Per quanto riguarda, infine, lo specifico impegno della Provincia è di avviare un dialogo con le banche cittadine per ottenere linee di credito da garantire alle aziende che devono anticipare la Cassa integrazione.

Ecco alcuni dati per inquadrare lo stato di crisi dell’occupazione veronese:

  • Cassa integrazione straordinaria: solo nell’ultimo mese è stata chiesta per 336 persone (237 marmo, 40 legno, 59 abbigliamento);

  • Mobilità senza indennizzo (l’iscrizione richiesta dai lavoratori licenziati): +27,65% nel 2008 rispetto al 2007 (erano 1.479 nel 2007, sono 1.888 nel 2008). Nell’ultimo trimestre del 2008 c’è stata una impennata del 68,18% (con 629 iscrizioni);

  • Mobilità con indennità (per aziende con più di 15 dipendenti): nel 2008 è stata concessa a 740 lavoratori;

  • Zone più colpite dalla crisi: Verona e il sanbonifacese;

  • Settori più colpiti: metalmeccanico, calzaturiero, abbigliamento e tessile.

Erano presenti i rappresentanti dei sindacati, di Confindustria Verona, Apindustria, Confartigianato e Confcommercio e i membri della Commissione che si occupano specificamente delle procedure di cassa integrazione: Marco Restani (Confindustria), Paola Belloni (Apindustria), Moreno Festi (Confcommercio), Michele Adami (Unione Provinciale Artigiani), Maria Assunta Casato (Coldiretti), Michele Corso (CGIL), Sergio Facchinetti (Cisl), e Antonio Consolato (Ugl).

Presidente Mosele: “Parlerò personalmente con i vertici degli istituti di credito veronesi affinché ci sia una gestione più flessibile delle linee di credito per le aziende in crisi. Sono anche convinto che questo tavolo anticrisi possa essere allargato ad altri soggetti che sul territorio ci aiutino a trovare le soluzioni per le famiglie e i lavoratori in difficoltà”.

Assessore Zampieri: “La prima riunione del Tavolo anticrisi ha dato riscontri positivi. Data la gravità della situazione c’è stato un positivo clima di collaborazione fra parti datoriali e sindacali. Resta il dramma delle famiglie che restano senza lavoro e dei precari che gli enti pubblici non possono riassumere. Faremo di tutto per cercare le soluzioni”.

Ecco alcuni dati per inquadrare lo stato di crisi dell’occupazione veronese:

  • Cassa integrazione straordinaria: solo nell’ultimo mese è stata chiesta per 336 persone (237 marmo, 40 legno, 59 abbigliamento);

  • Mobilità senza indennizzo (l’iscrizione richiesta dai lavoratori licenziati): +27,65% nel 2008 rispetto al 2007 (erano 1.479 nel 2007, sono 1.888 nel 2008). Nell’ultimo trimestre del 2008 c’è stata una impennata del 68,18% (con 629 iscrizioni);

  • Mobilità con indennità (per aziende con più di 15 dipendenti): nel 2008 è stata concessa a 740 lavoratori;

  • Zone più colpite dalla crisi: Verona e il sanbonifacese;

  • Settori più colpiti: metalmeccanico, calzaturiero, abbigliamento e tessile.

Erano presenti i rappresentanti dei sindacati, di Confindustria Verona, Apindustria, Confartigianato e Confcommercio e i membri della Commissione che si occupano specificamente delle procedure di cassa integrazione: Marco Restani (Confindustria), Paola Belloni (Apindustria), Moreno Festi (Confcommercio), Michele Adami (Unione Provinciale Artigiani), Maria Assunta Casato (Coldiretti), Michele Corso (CGIL), Sergio Facchinetti (Cisl), e Antonio Consolato (Ugl).

Presidente Mosele: “Parlerò personalmente con i vertici degli istituti di credito veronesi affinché ci sia una gestione più flessibile delle linee di credito per le aziende in crisi. Sono anche convinto che questo tavolo anticrisi possa essere allargato ad altri soggetti che sul territorio ci aiutino a trovare le soluzioni per le famiglie e i lavoratori in difficoltà”.

Assessore Zampieri: “La prima riunione del Tavolo anticrisi ha dato riscontri positivi. Data la gravità della situazione c’è stato un positivo clima di collaborazione fra parti datoriali e sindacali. Resta il dramma delle famiglie che restano senza lavoro e dei precari che gli enti pubblici non possono riassumere. Faremo di tutto per cercare le soluzioni”.

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