La reazione dei sindacati alla decisione di Atv di disdire il contratto integrativo

Il 29 settembre Atv ha dato formale disdetta dell’Accordo aziendale che regola il trattamento economico degli autoferrotranvieri veronesi. I sindacati si oppongono alla decisione del cda dell’azienda e non accettano tale decisione che “mina la stabilità economica e normativa della categoria senza ragioni che possano giustificare una scelta tanto drastica, che sarebbe plausibile solo in situazioni ben più gravi, come fallimenti o perdite ingenti di capitali aziendali”. E’ questa la posizione dell’Ugl Una di Verona che per bocca del suo segretario Salvatore Calabrò spiega:

«Abbiamo tentato in tutti i modi di prorogare la disdetta del Contratto aziendale con un accordo tra Atv e le quattro sigle sindacali su sei presenti in azienda, disponibili ad aprire una trattativa . Ugl Fna, Fast, Fit Cisl e Faisa, si sono dette disponibili a un confronto per prorogare la disdetta e trovare soluzioni in favore dei lavoratori». 

«Noi di Ugl il 27 di settembre abbiamo chiesto una proroga abbastanza lunga e che avrebbe tutelato i lavoratori e dato più spazio alle trattative. Richiesta accolta dall’azienda e condivisa dagli altri sindacati presenti al tavolo. Il 29 settembre però- continua Calabrò-  Atv cambia rotta e propone un altro accordo, che comporta la disdetta e non la proroga, al fine di tutelarsi da azioni da parte dei due sindacati che non intendevano sottoscrivere l’intesa sulla proroga».

«Per Ugl è inaccettabile la disdetta di un accordo fondamentale per la vita lavorativa dei dipendenti di Atv, che regola e disciplina una parte importante della remunerazione integrativa, oltre a determinare importanti tutele sull’orario di lavoro e lo svolgimento del servizio, soprattutto in un periodo così difficile per via dei rincari delle spese che aumentano quotidianamente e della carenza di conducenti divenuta ormai cronica. Intraprenderemo – conclude Calabrò-  tutte le azioni necessarie per contrastare la decisione di Atv, che ancora una volta mette da parte l’attenzione verso le necessità dei lavoratori e delle loro famiglie, che sostengono un indotto fondamentale del sistema civile dell’intera provincia veronese».

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