Liv-ex Fine Wine100: cresce la domanda di vini del Rodano, statunitensi e italiani

L’indice Liv-ex Fine Wine 100 è sceso dello 0,5% a ottobre, chiudendo il mese a 422,06. È soltanto la seconda volta che l’indice di riferimento scende quest’anno (la prima volta è stata a luglio). L’indice è aumentato del 7,5% da inizio anno. Anche il Liv-ex Fine Wine 50, che replica l’andamento dei prezzi delle prime crescite di Bordeaux, è sceso dello 0,7%, chiudendo a 408,63. Il sottoindice Champagne 50 è stato il migliore performer per il quinto mese consecutivo, con un aumento del 2,1%.

Dopo un luglio e un agosto sottotono, il mercato ha registrato un rally a settembre grazie alla crescente forza del dollaro USA. La sterlina ha sofferto un breve ma difficile periodo nella politica britannica. Una azzardata manovra economica si è conclusa con il licenziamento del Cancelliere dello Scacchiere, Kwasi Kwarteng, e infine con le e dimissioni del Primo Ministro Lizz Truss, facendo diventare Rishi Sunak il terzo Primo Ministro del Regno Unito in tre mesi.

Un solo vino italiano – il Barolo Riserva Monfortino di Giacomo Conterno – fra i vini più performanti nelle quotazioni Liv-ex

Ma il peggio della tempesta sembra essere passato. Da un minimo storico di 1,07 dollari per sterlina il 26 settembre, il tasso di cambio si è attestato a 1,15 dollari per sterlina il 31ottobre. Come si può vedere nel grafico in apertura, il prezzo del vino in termini di dollari ed euro ha avuto una tendenza al rialzo in ottobre, riducendo il potere d’acquisto di tali valute.

Nel complesso, la performance del mercato secondario dei vini fini rimane stabile date le circostanze. Tuttavia, i venti contrari rimangono forti. Ad esempio, i tassi di interesse del Regno Unito hanno registrato un rialzo storico questa settimana con avvertimenti di una “recessione prolungata” e con il dollaro che ha perso parte del suo vantaggio rispetto a una sterlina più forte, la reticenza degli acquirenti sembra aumentare.

Bordeaux ha mantenuto la sua quota leader del commercio questa settimana. La Borgogna e lo Champagne sono entrambi diminuiti, con la Borgogna che ha riguadagnato il suo posto come seconda regione più scambiata, anche se lo Champagne rimane assai vicina.

Il grande cambiamento nell’ultima settimana è stato nella domanda per le regioni del Rodano, degli Stati Uniti e dell’Italia che sono tutte aumentate. Il Rodano ha avuto il salto maggiore, fino al 5%, con una forte domanda di Châteauneuf-du-Pape da parte di Domaine du Pegau, Château Rayas e Henri Bonneau. Il commercio italiano è stato principalmente toscano, trainato dal Tignanello 2013, Masseto 2014 e Sassicaia 2019.

Il commercio per altre regioni è diminuito, sebbene l’Australia abbia continuato a vedere la domanda più elevata, in gran parte basata sulla nuova annata2018di Penfolds Grange.

Questo i top wine più scambiati di questa settimana: Château Rauzan-Ségla 2018 e Petrus 2017 hanno guidato il commercio questa settimana, mantenendo alta la quota commerciale di Bordeaux. La Cuvée Da Capo 2016 di Domaine du Pegau ha trainato il commercio per il Rodano e Cristal 2008 di Louis Roederer ha continuato a soddisfare la domanda con i magnum che sono stati il formato più scambiato. Ulteriori aggiornamenti di questa settimana hanno riguardato Tignanello, l’aumento dei prezzi delle seconde etichette First Growth e le opportunità a Château Léoville-Poyferré.

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