L’Università e la Nato insieme nella stabilizzazione di scenari di crisi

Accordo di collaborazione tra l’università di Verona e il centro di eccellenza della Nato per la Security force assistance: presenti in sala Barbieri per la firma dell’atto il magnifico rettore dell’ateneo scaligero Pier Francesco Nocini e il colonnello Massimo Di Pietro, direttore del centro. L’accordo prevede una reciproca collaborazione, l’ateneo ed il centro si impegneranno, infatti, a promuovere lo scambio di conoscenze, esperienze e competenze, invitando i rispettivi esperti in materia per conferenze, corsi di formazione e altre attività, realizzare pubblicazioni e progetti di ricerca congiunti, fornire opportunità per la partecipazione degli studenti al programma di tirocinio Nato Sfa Coe, promuovere argomenti di interesse comune per le tesi di laurea, master o dottorato. 

Il centro di eccellenza della Nato per la Security force assistance (Nato Sfa Coe) è un organismo multinazionale che vede l’Italia, la Slovenia e l’Albania quali sponsoring nations. Il progetto è nato nel 2016 su proposta del ministero della Difesa italiano, nell’ottica di creare un hub dove promuovere gli sforzi dell’alleanza di stabilizzazione e ricostruzione in qualsiasi scenario di crisi, andando a costituire il punto di riferimento della Nato per la Security force assistance. Il centro contribuisce allo sviluppo della dottrina e all’adozione di procedure comuni per la definizione di modelli capacitivi a supporto delle forze locali di una nazione assistita in una area di crisi, e conduce attività formative per istruttori e personale, sia civile che militare, chi si occupa di Sfa nelle missioni fuori area. 

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