Lupi in Lessinia: la Regione Veneto alza i budget per gli indennizzi

La seconda cucciolata di sette lupacchiotti nata dall’incontro tra Giulietta e Slavc va vista come una bella notizia, “anche se comprendo bene i timori di quanti vivono in Lessinia svolgendo attività di allevamento – ribadisce il presidente del Veneto Luca Zaia – e proprio per questo, a partire dalle prossime settimane, organizzeranno incontri con le comunità locali su questo evento, che considero di enorme interesse sotto il profilo del recupero naturalistico di questa parte della regione”.
“Con tali incontri – aggiunge l’assessore alla caccia Daniele Stival – vogliamo fornire una corretta e completa informazione sul ritorno del lupo in Lessinia, sulle più opportune misure gestionali da intraprendere per evitare danni e sui contenuti di una recente delibera di giunta che ha incrementati da 10 mila a 25 mila euro i limiti di spesa relativi all’immediato e integrale risarcimento dei danni, compresi quelli indiretti, arrecati dai grandi carnivori selvatici alle produzioni agricole e zootecniche”.[//] “La Regione – incalza dal canto suo l’assessore ai Parchi Franco Manzato – non considera le aree protette e a parco come luoghi privilegiati per la salvaguardia della fauna, ma come ecosistemi avanzati dove far convivere attività antropiche e natura, nelle sue espressioni di flora e di fauna, utilizzando le politiche di tutela come opportunità di sviluppo anche di tipo turistico legato alla visitazione di ambienti irripetibili in altre zone.
Nello stesso tempo, il nostro impegno va anche e soprattutto al mantenimento delle attività agricole in queste aree, non facili a prescindere dalla presenza di grossi selvatici, senza le quali verrebbe a mancare quella manutenzione del territorio che l’uomo svolge da secoli e la cui mancanza potrebbe avere esiti rovinosi per tutti”.
Con riferimento ai timori di perdita di animali da parte del gruppo di lupi che sta crescendo in Lessinia, la delibera regionale che ha aumentato i limiti di spesa per il ristoro degli eventuali danni comprende anche l’erogazione di una somma forfettaria aggiuntiva pari al 10 per cento del danno diretto accertato, a copertura dei danni indiretti quali, ad esempio, impatti sulla produttività della mandria/gregge; oneri di recupero dei capi dispersi e così via.
Sul versante della prevenzione e del contenimento dei danni, avvalendosi anche di risorse messe a disposizione da progetti comunitari (Progetto comunitario Wolfalps) e sulla base di uno stretto rapporto di collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato e con i Corpi di Polizia Provinciale, si punta a mettere a disposizione degli allevatori recinzioni elettrificate a protezione degli animali, mentre si sta operando anche per fornire cani da guardia appositamente addestrati. Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail