Mangiamo carni veronesi e venete: da questo weekend sugli scaffali cercate l’etichetta che lo certifica

Entra in vigore nel fine settimana l’etichettatura obbligatoria per salami, mortadella e insaccati italiani che saranno etichettati Made in Italy. Scadono infatti i 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Interministeriale sulle Disposizioni per “l’indicazione obbligatoria del luogo di provenienza nell’etichetta delle carni suine trasformate”. Lo annuncia Coldiretti ricordando che buona parte della produzione veneta di qualità, pari a un valore di 200milioni di fatturato annuo, è destinata a prosciutti Dop come il San Daniele, Parma e Veneto Berico e Euganeo. Nella provincia veronese il settore conta circa 300 allevamenti di suini che allevano oltre 300mila capi per un fatturato annuo di circa 50 milioni di euro. 

“In un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza con l’obbligo di indicare in etichetta il Paese d’origine di tutti gli alimenti per combattere la concorrenza sleale al Made in Italy” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “l’Italia ha la responsabilità di svolgere un ruolo di apripista in Europa, anche sfruttando le opportunità offerte dalla storica apertura dell’Ue all’obbligo dell’origine con l’indicazione dello Stato membro con la nuova Strategia Farm to Fork nell’ambito del Green New Deal”.

Daniele Salvagno presidente regionale e provinciale ricorda che l’obbligo scatta proprio ad una settimana dalla pubblicazione del decreto Filiera Italia fortemente sostenuto dalla Coldiretti che per la prima volta stanzia un bonus salva Made in Italy a favore della ristorazione colpita dall’emergenza Covid per l’acquisto di prodotti alimentari italiani al 100% per un importo complessivo di 600 milioni di euro, compresi i salumi da animali nati, allevati e macellati in Italia.

I produttori devono indicare in maniera leggibile sulle etichette le informazioni relative a: “Paese di nascita: (nome del paese di nascita degli animali); “Paese di allevamento: (nome del paese di allevamento degli animali); “Paese di macellazione: (nome del paese in cui sono stati macellati gli animali). Quando la carne proviene da suini nati, allevati e macellati nello stesso paese, l’indicazione dell’origine può apparire nella forma: “Origine: (nome del paese)”. La dicitura “100% italiano” è utilizzabile dunque solo quando la carne è proveniente da suini nati, allevati, macellati e trasformati in Italia.  Quando la carne proviene da suini nati, allevati e macellati in uno o più Stati membri dell’Unione europea o extra europea, l’indicazione dell’origine può apparire nella forma: “Origine: UE”, “Origine: extra UE”, “Origine: Ue e extra UE”

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