Mariotti: ora il mutuo sociale per combattere la piaga degli sfratti nel Veneto

«E’ di questi giorni l’uscita dei dati sugli sfratti elaborati dal Ministero dell’Interno relativi all’anno 2019. Nonostante siano dati parzialmente positivi perché denotano una riduzione delle sentenze di sfratto emesse e degli sfratti eseguiti, non si può ignorare che i costi esagerati degli affitti incidano in maniera significativa sui redditi familiari» Massimo Mariotti , FdI, presidente Serit, rilancia il tema dell’edilizia pubblica sociale per aiutare le famiglie ad uscire dalla crisi post-covid.
“Nella regione del Veneto lo scorso anno sono state emesse in totale 2659 sentenze di sfratto, 2455 per morosità, 194 per finita locazione e 10 per necessità. Nella città di Verona le sentenze emesse sono 711: per morosità sono 241 in città e 387 nei Comuni della provincia, per finita locazione sono 34 a Verona e 49 in provincia. Le richieste di esecuzione sono 407 mentre gli sfratti eseguiti con la forza pubblica sono 228. Numeri troppo alti.”
Continua Mariotti: «Nonostante si tratti di un leggero miglioramento rispetto ai dati dell’Ufficio Statistica relativi al 2018, in cui Verona balzava in testa alla classifica regionale per numero di sfratti eseguiti con 862 sentenze di sfratto emesse, non si può ignorare il contesto di grande difficoltà che molte famiglie scaligere si trovano ad affrontare, specialmente dopo la pandemia e le calamità che si sono abbattuti sulla nostra città. A Verona sono ben 2886 famiglie in graduatoria per ottenere un alloggio e nonostante la Regione abbia pubblicato una graduatoria per le famiglie richiedenti il contributo “affitto Covid”, solo circa 6mila a fronte degli oltre 18mila richiedenti riceveranno un aiuto di 400 euro una tantum per gli affitti da marzo a luglio».
Mariotti rilancia quindi una proposta cara alla destra sociale: «Quando ero consigliere comunale a Verona sono stato l’unico che ha depositato in Consiglio un OdG e poi la proposta di delibera affinché la nostra città attuasse strumenti di sostegno al diritto alla casa. In questo contesto economico e sociale estremamente delicato, voglio rilanciare la proposta di Casa Pound del Mutuo Sociale: è necessario creare un ente regionale che costruisca case e quartieri a misura d’uomo con soldi pubblici (nella foto case Ina costruite nel secondo Dopoguerra), vendendo a prezzo di costo queste case a famiglie non proprietarie con la formula del Mutuo Sociale; una rata di mutuo senza interesse, che non supera 1/5 delle entrate famigliari, che viene bloccata in caso di disoccupazione e non passa attraverso le banche».
Mariotti conclude dichiarando che porterà avanti l’iniziativa se eletto: «Trattandosi di materia di competenza regionale, la Regione infatti indice bandi di concorso per l’individuazione degli operatori assegnatari dei finanziamenti per la costruzione o recupero di alloggi da cedere. Sarà mia personale premura portare avanti la proposta di modifica della legge in caso venissi eletto in Consiglio regionale».

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