Musica barocca, concertistica, jazz, danza, eventi, Dante e un musical: un cartellone trasversale per la stagione del Ristori

(s.t.) Il Teatro Ristori non è solo un gioiello architettonico e uno scrigno per la musica, la danza e il teatro: è un luogo d’incontro tra tutti i generi artistici, crocevia di culture e risorsa per la società veronese e il territorio. Con questa dichiarazione d’affetto e di stima il presidente di Fondazione Cariverona Alessandro Mazzucco ha aperto la presentazione del cartellone della stagione 2021 – 2022, ricco di eventi di qualità, eterogenei e trasversali tra le discipline artistiche, rivolto a un pubblico curioso, appassionato e desideroso di vivere esperienze coinvolgenti dopo il difficile periodo della pandemia. La nuova stagione è stata presentata con passione dal direttore artistico Alberto Martini proprio sul palcoscenico del Ristori, affiancato da Mazzucco e dal direttore generale della Fondazione Filippo Manfredi. Un cartellone ricco e variegato, che ospiterà danza, musica barocca, concertistica e jazz oltre a incontri, eventi educativi e un’incursione nel musical con “Notre Dame – Il mistero della cattedrale”. E martedì 21 settembre alle ore 20 il Ristori offrirà alla città la tradizionale serata di presentazione della nuova stagione.

La proposta artistica viene definita “ampia, diversificata, innovativa e coinvolgente con una particolare attenzione a temi fortemente sentiti della contemporaneità: l’inclusione, l’Europa, la Donna e l’importanza di innovarsi per l’affermazione del proprio essere. Il livello qualitativo del profilo artistico è testimoniato dai protagonisti di tutte le rassegne, con l’ulteriore obiettivo di valorizzare le eccellenze delle nuove generazioni. Nella convinzione che il teatro debba essere un luogo d’innovazione, di crescita e di confronto sociale, il Ristori intende portare il suo contributo per una città e un territorio più sostenibili, più aperti e inclusivi, raggiungendo attraverso progetti innovativi non solo il pubblico già fidelizzato, ma anche nuovi spettatori”.

Il Pomodoro
Il Quartetto NOUS

Mazzucco ha sottolineato come “i positivi risultati raggiunti in quest’ultimo quinquennio dal Teatro Ristori, sia in termini di qualità della proposta artistica che di partecipazione del pubblico, ci incoraggiano nel proseguire con determinazione, a maggior ragione in questo periodo particolarmente importante per la ripartenza delle attività nell’ambito del settore culturale, verso gli obiettivi che la Fondazione Cariverona ha affidato al Teatro: educare i giovani e il pubblico al confronto con l’innovazione e l’interdisciplinarietà, con proposte culturali che incuriosiscano e coinvolgano tutto il pubblico, attraverso un’offerta trasversale alle varie forme d’arte e specifica attenzione alla musica antica, con esecutori di consolidata fama affiancati dai più talentuosi esponenti delle nuove generazioni”.

Il direttore artistico del Ristori Alberto Martini ha rivelato che le linee guida per il progetto triennale e per la stagione che sta per iniziare gli sono apparse chiare ritrovando nel capolavoro di Henry Purcell “Dido and Aeneas” il seme di un’Europa basata sulla fratellanza tra i popoli. “La nuova Agenda europea per la cultura indica nell’inclusione, nella coesione sociale e nel benessere alcuni degli obiettivi strategici dell’azione culturale e individua nella partecipazione dei cittadini un punto chiave nell’impatto sociale. La fruizione culturale, tra cui la frequentazione di musei, teatri, concerti, è correlata alla salute, all’aspettativa di vita e al benessere soggettivo percepito”, ha aggiunto. “Ho cercato di confezionare quindi un programma che valorizzasse nuovi linguaggi, giovani artisti, con una carriera internazionale già ben avviata, discipline artistiche che finora non erano ancora entrate a far parte della nostra proposta, come l’arte circense, quella acrobatica, utilizzate nella danza e nel musical. Ritengo importante offrire nuovi stimoli, soprattutto ai giovani, anche attraverso la partecipazione culturale attiva, motivandoli a mettere in opera le proprie capacità: non solo ascoltare musica, ma suonare. E così via per tutte le diverse forme d’arte. Per questo la sezione Educational si arricchisce di un progetto nuovo, volto a favorire l’inclusione attraverso la cultura e l’arte.”
Tutti gli spettacoli della stagione 2021-2011 del Teatro Ristori sono disponibili sul sito www.teatroristori.org , ma di seguito ne riportiamo un’ampia sintesi.

Les Nuits Barbares
Tin Men and The Telephone

La danza e la serata inaugurale. L’apertura, in calendario per venerdì 6 ottobre, sarà dedicata alla celebrazione di Dante: in scena la compagnia No Gravity con lo spettacolo Inferno 2021. Uno spazio teatrale dove si annulla la fisica della realtà, che appare come un esperimento teatrale sognato ad occhi aperti. Oltre alla serata inaugurale, il cartellone della danza propone altre cinque importanti date: la nuova produzione, dai contenuti di grande attualità, con la musica dal vivo de Il Canto della Terra, una delle ultime opere di Gustav Mahler composta a Dobbiaco: il monito della terra che avvisa l’uomo di averne rispetto per salvaguardarla, altrimenti sarà destinato a scomparire. Sabir, la lingua franca che per diversi secoli fu usata da tutti i popoli che del mediterraneo. Un’altra novità è costituita dall’inserimento del teatro-circo e dell’arte multidisciplinare tra danza e performance acrobatiche, con la compagnia canadese Machine de Cirque, che propone uno spettacolo sui pochi uomini sopravvissuti all’apocalisse che lottano per salvarsi e trovare altri superstiti. Don Juan, produzione di Aterballetto, tratta il mito antico, ancora contemporaneo. Infine Les Nuits Barbares della compagnia di Cie Hervé Koubi, dedicata all’origine della cultura mediterranea.

La stagione della musica barocca. In programma ricchi appuntamenti con alcune novità italiane. Il Pomodoro con Virtuosissimo, un progetto estremamente fresco, influenzato dal nuovo e creativo stile di suonare e cantare di un autentico fenomeno come Dmitry Sinkovsky, star del violino, ma anche voce raffinata e molto apprezzata; new entry anche l’Accademia Bizantina diretta dal suo fondatore Ottavio Dantone, in un programma dedicato al barocco veneto. I Sonatori Gioiosa Marca, con la flautista virtuosa Dorothee Oberlinger, in un programma dedicato ai misteri della musica notturna. Altra novità, al suo debutto in Italia, Le Consort, giovane ensemble francese, fondato nel 2016 dal clavicembalista e fortepianista Justin Taylor, con un nucleo di musicisti dediti al repertorio strumentale e vocale del 17° e 18° secolo e il mezzosoprano Eva Zaicik, con un programma dedicato a Haendel e alla Royal Academy of Music. Di particolare rilievo il concerto dell’Akademie fur Alte Musik Berlin, fra le principali orchestre al mondo specializzate nel repertorio barocco eseguito su strumenti d’epoca, ambasciatrice della più squisita tradizione musicale barocca, con Isabelle Faust, attesa protagonista al Ristori. Nel repertorio spiccano pagine di autori come Purcell, Bach, Händel e Mozart.

Notre Dame, il musical
Machine du Cirque

La stagione concertistica. Un ampio cartellone che comprende un appuntamento dedicato all’inclusione: l’Orchestra Almar’a’, formata da donne arabe e dei popoli del Mediterraneo, intende portare un messaggio di pace contro ogni pregiudizio. Da sottolineare la presenza della violinista quattordicenne Leia Zhu, che ha esordito con la London Symphony Orchestra. Di rilievo poi la presenza del giovane quartetto d’archi Vision, per la qualità artistica e l’intento innovativo di coniugare il classicismo dei programmi con la musica pop e jazz e l’uso dell’elettronica e delle nuove tecnologie. Altri giovani ma affermatissimi solisti a livello internazionale Francesca Dego, violinista poco più che trentenne; il pianista Alessandro Taverna, affermatori nel 2009 al Concorso Pianistico di Leeds; Filippo Gorini, pianista ventiquattrenne già vincitore del Beethoven Competition a Bonn nel 2015. A unire trasversalmente stili e generi musicali diversi il programma proposto da Mario Brunello e Giovanni Sollima, violoncellisti di fama mondiale noti anche per la loro attività di ricerca. Il primo protagonista di una solida carriera internazionale, il secondo capace di esplorare generi diversi con strumenti antichi, orientali, elettrici e di sua invenzione, suonando nel Sahara, sott’acqua e perfino con un violoncello di ghiaccio.

Sei i concerti nella stagione jazz. Spicca la prevalenza di artisti italiani, tra cui Cristina Zavalloni, Enrico rava, Fabrizio Bosso, Danilo Rea, Rita Marcotulli, Gianluca Petrella, Pasquale Mirra e Cristina Donà, insieme a due complessi molto giovani e particolarmente attivi: Tin Men and the Telephone, artisti che hanno reinventato un modo di proporre il concerto coinvolgendo direttamente il pubblico, che può interagire nella musica utilizzando un’applicazione di loro invenzione. Emmet Cohen, straordinario pianista della nuova generazione, protagonista di “Emmet’s Place” lo streaming jazz più seguito in pandemia, che al Teatro Ristori si esibirà con la giovane cantante Samara Joy. La giovane band trentina MaNiDa si esibirà sul palcoscenico del Ristori, assieme all’ensemble di GeGé Telesforo, musicista, ricercatore e divulgatore musicale e per dieci anni consecutivivincitore del Jazzit Award come miglior voce maschile.

E infine la proposta Educational. Dicevamo della novità rappresentata dal coinvolgimento attivo degli studenti. La produzione de Il Piccolo Spazzacamino di Benjamin Britten va in questa direzione: la particolarità sta nel fatto che non solo è dedicata ai più giovani, ma è anche interpretata da giovani cantanti-attori, in scena con interpreti professionisti. Altra novità sarà l’iniziativa Il Teatro fa Scuola, che punta a promuovere l’educazione verso le arti, il bello, la teatralità, realizzandola in forma interdisciplinare, sia sul piano comunicativo-espressivo che per la formazione della persona: creatività̀, affettività̀ e dimensione culturale. In questo progetto acquisteranno particolare rilievo esperienze di contatto con tutte le attività che si svolgono nel Teatro, la musica nelle sue diverse accezioni, compresa l’Opera lirica, la danza e il linguaggio e le tecniche del teatro di figura. La documentazione delle esperienze avverrà attraverso l’uso di strumenti tecnologici e forme espressive innovative, in particolare video. Non mancheranno gli appuntamenti dedicati ai piccoli e alle famiglie, che animeranno le domeniche, e un importante focus sul settimo centenario dalla morte di Dante.

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