Mutui casa: gli Italiani sono indebitati per 334 miliardi, ma la fase espansiva ora rallenta

L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato i dati di Banca d’Italia relativi allo stock di mutui in essere concessi alle famiglie italiane per l’acquisto dell’abitazione. Tracciandone il trend storico è emerso che nel primo trimestre 2020 si è registrato lo stock di mutui in essere più alto di sempre: 334.517 milioni di euro. Il Veneto, con 29.6 miliardi €, è la terza regione italiana con un peso dell’8,9% sul totale nazionale.

A chiusura del 2019, con le rilevazioni del quarto trimestre, era stato superato il precedente importo più alto di stock mutui mai registrato e si era fissato il nuovo massimo con più di 333 miliardi di euro. Con questo trimestre ci lasciamo quindi alle spalle il record dello scorso trimestre e viene fissato un nuovo massimo per i mutui in essere circolanti.

Il passo con il quale crescono le consistenze è in linea con quanto rilevato nelle precedenti analisi: +2,7% su base annua (+0,35% su base trimestrale). Alla luce dei favorevoli tassi di mercato con i quali sono stati collocati i finanziamenti durante l’ultimo triennio, lo stock è in buona parte composto da finanziamenti a tasso fisso o variabile con CAP, il che presuppone un minor rischio sia in capo alle famiglie che in capo agli istituti eroganti.

Cosa dobbiamo ora aspettarci per i prossimi mesi? Si delinea uno scenario poco favorevole al proseguimento della crescita del credito alla famiglia per l’acquisto dell’abitazione. Tale crescita è in corso da settembre 2015, tuttavia il molto probabile rallentamento dei nuovi mutui erogati che verrà registrato con le prossime rilevazioni, logica conseguenza del blocco operativo causa coronavirus, impatterà spingendo al ribasso gli stock di mutuo circolante e potremmo andare incontro ad un momentaneo rallentamento. Nel grafico, il dato disaggregato per regione:

REGIONECONSISTENZEPESO % SUL TOTALE
LOMBARDIA82.116.24124,5%
LAZIO44.607.32813,3%
VENETO29.616.3768,9%
EMILIA-ROMAGNA29.152.1598,7%
TOSCANA24.989.4077,5%
PIEMONTE24.692.6087,4%
CAMPANIA18.515.8535,5%
PUGLIA15.249.0284,6%
SICILIA14.926.6254,5%
LIGURIA10.218.7053,1%
FRIULI-VENEZIA GIULIA7.296.7562,2%
MARCHE6.668.3292,0%
SARDEGNA6.316.5731,9%
TRENTINO-ALTO ADIGE5.961.6681,8%
ABRUZZO4.551.1741,4%
UMBRIA3.631.5371,1%
CALABRIA3.543.9021,1%
BASILICATA1.140.7500,3%
MOLISE739.7730,2%
VALLE D’AOSTA582.5790,2%

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