Nasce la Carta del Viaggiatore per un turismo Slow a Verona. Per vivere il territorio a ritmo lento e con un tocco di originalità

Sono ora disponibili per tutti le linee guida definite dalla Carta del Viaggiatore Slow, una delle iniziative legate al progetto Slowerona per educare e dare suggestioni in tema di turismo sostenibile. Obiettivo? Dare risposta alla sempre più crescente domanda di esperienze da assaporare lentamente e avvicinare un tipo di visitatore lifestyle, rispettoso delle città. Desideroso di immergersi completamente nella cultura, nelle tradizioni e nella quotidianità del luogo scelto.

La Carta del Viaggiatore, una sorta di manifesto di una nuova o ritrovata modalità di vivere il mondo, definisce i dieci punti che caratterizzano il visitatore “slow”. Tra questi, in primis, c’è il tempo. Il turista slow vuole riappropriarsi del proprio tempo e fuggire dalla velocità e voracità della vita quotidiana. Per questo motivo dà priorità alla qualità piuttosto che alla quantità, preferendo visitare meno luoghi per scoprire l’autentica cultura di ognuno di essi. È infatti l’autenticità un’altra delle caratteristiche imprescindibili delle mète meno comuni o eccessivamente turistiche. Altri grandi temi nel “mood slow” riguardano il rispetto dell’ambiente e delle realtà circostanti, in linea con la definizione di “Sustainable Cities”, uno dei diciassette obiettivi dell’agenda Onu. Il sito Slowerona raggruppa quindi tutto il mondo “slow” veronese per strutture e aree tematiche, tour mirati e servizi complementari. Si può, ad esempio, scegliere tra parchi, borghi, dimore, proposte enogastronomiche: tutte esperienze da vivere senza mai guardare l’orologio.

Per leggere la Carta il link è questo: https://drive.google.com/file/d/1Mxhjg8KIV-sGb3IrdOcD41ilzijwvFNz/view

Il progetto Slowerona nasce da un’idea dell’intraprendente Carlotta Ghinato, venticinquenne veronese, che nel 2020 partecipa e si posiziona seconda a Big You Up, concorso italiano che invita i giovani a sviluppare delle proposte di turismo. Dopo aver ottenuto il riconoscimento nazionale, Carlotta decide di concretizzare la sua idea nella stesura della tesi di laurea “Il marketing esperienziale turistico come reazione alla crisi da Covid-19: nascita del Brand Verona Slow Tourism “SloWerona”. Dall’idea a tema accademico fino alla trasformazione in un vero e proprio business plan.

È la stessa Carlotta a spiegarci gli obiettivi della sua start-up, che nel nome condensa le due anime caratterizzanti: Verona e la parola Slow. “Una delle finalità di Slowerona è la creazione di una rete sociale di imprese, enti e territori oltre che a una community di appassionati del turismo da assaporare senza affanni. Sento particolarmente vicino a me l’obiettivo diciassette dell’agenda Onu 2030 a proposito delle Partnership for Goals e per questo motivo stiamo creando un network che sia online ma anche offline”. Da un lato, infatti, la piattaforma (www.slowerona.it) e i social collegati si pongono come mezzo di divulgazione e piazza virtuale per riunire enti e strutture con determinate caratteristiche qualitative; dall’altro lato, Slowerona favorisce la creazione di network “live” tramite la partecipazione a convegni ed eventi in presenza.

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