Nelle farmacie i test rapidi covid-diagnostici. L’Ordine del giorno all’esame del Consiglio comunale

Le farmacie di Verona sono pronte a scendere in prima linea contro il Covid, e a diventare postazioni per l’esecuzione dei test di orientamento covid-diagnostico  rapidi. È quanto afferma Gianmarco Padovani, consigliere comunale di Fratelli d’Italia e vicepresidente di Federfarma Verona oltre che membro dell’Assemblea di Federfarma Veneto nel Consiglio Nazionale. E questa sera, proprio il Consiglio comunale di Verona tratterà l’Ordine del giorno presentato dallo stesso Padovani, che chiede all’Amministrazione veronese di farsi portavoce di questa disponibilità. Una proposta che è già stata inviata anche al Ministero della Salute, attraverso la Conferenza delle Regioni, non solo per l’autorizzazione, ma anche per la sua attuazione in tutta Italia. Lo stesso Ministero, dopo aver dato parere favorevole, ha chiesto di aspettare la pubblicazione della lista di test affidabili. Un elenco atteso da diverse settimane  che sarà  disponibile quanto prima.
 
In una fase delicata come quella attuale, le farmacie potrebbero collaborare fattivamente con l’Ulss. Essendo diffuse in maniera capillare sul territorio e un punto di riferimento per i cittadini, potrebbero essere la via più rapida e immediata per l’autodiagnosi anche del Covid. Tutto questo permetterebbe di far fronte, in modo efficace ed immediato, all’esigenza di tracciamento del contagio e consentire alle autorità sanitarie di intervenire tempestivamente.
 
“I test rapidi possono rilevare in pochi minuti la presenza di anticorpi al Covid-19 – spiega Padovani -, e nelle farmacie potrebbero essere eseguiti come le altre autoanalisi, pratica già diffusa per tante altre patologie. I cittadini avrebbero così la possibilità di recarsi nella farmacia di fiducia o in quella sotto casa ed eseguire il test, senza dover sovraccaricare le altre postazioni negli ospedali o piuttosto quelle dedicate alle scuole. Creeremmo così una rete efficiente ed efficace in grado di intervenire tempestivamente. Noi siamo pronti da settimane, aspettiamo solo che il Ministero pubblichi la lista dei test che ritiene affidabili”.  

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