Povegliano: il segretario del Pd si vergogna del suo partito? Il centrodestra è unito e a testa alta.

«Perché Facincani, segretario provinciale del PD, si vergogna del suo stesso partito? Fa come Enrico Letta a Siena? Forse perché loro per primi si vergognano di essere nel partito che promuove la cannabis libera, la patrimoniale occulta, tifano il movimento violento dei Black Lives Metter, che tace sull’utero in affitto e vuole la legge Zan?» Sono le provocazioni che ha posto Diego Marchiori, presidente di Fratelli d’Italia di Povegliano durante l’aperitivo elettorale di sabato. Presenti il coordinatore provinciale Ciro Maschio, Daniele Polato, Maddalena Morgante e Giorgio Faccioni.

«Noi abbiamo voluto i simboli del centrodestra,- ha detto Marchiori- perché deve essere chiara la nostra identità. Firmereste un contratto di governo con uno che si vergogna del suo stesso partito? La sinistra candida una signora che nessuno conosce, con zero giorni di militanza politica e di esperienza amministrativa. È legittimo quindi chiedersi chi sia veramente il loro candidato sindaco. La risposta è semplice: è il segretario provinciale del PD con l’ombra dell’ex sindaco Bigon! Il centrodestra invece – ha concluso Marchiori- propone la scelta della chiarezza, di una filiera politica certificata che parte da Povegliano, passa dalla Provincia, arriva a Venezia, a Roma e fino a Bruxelles.»

Il candidato sindaco Pietro Guadagnini ha ribadito che «sebbene qualcuno descriva un paese abbandonato noi amministratori, quando c’è stato da fare sacrifici, siamo stati i primi a dare l’esempio tagliandoci le indennità del 20% e fruttando un risparmio per le casse comunali di 75mila euro in 5 anni. Ne abbiamo stanziato 212mila per la scuola materna. E grazie alla nostra filiera di governo nei prossimi anni verrà realizzato il raccordo tra la Calfura vecchia e la Grezzanella, liberando il traffico dei dintorni della lottizzazione “Crose”. Un’opera da 5,5 milioni a costo zero per il Comune che si aggiunge alla rotatoria del ponte quadruplo, la ciclovia del Tartaro che partirà da Povegliano e arriverà ad Ostiglia, e il prolungamento della linea urbana 61 che collegherà il centro di Verona con Povegliano Veronese. Se pensiamo anche alla rotatoria tra via Madonna e Dosso Regio, i cui soldi sono già stanziati da Autostrade, stiamo parlando di una rivoluzione in materia di sicurezza stradale, mobilità sostenibile e di enormi opportunità per il turismo locale insieme allo sviluppo del distretto del commercio, la valorizzazione del mercatino dell’antiquariato e dei tanti eventi paesani già promossi in questi anni!». 

Guadagnini ha poi elencato il pacchetto dedicato al sociale, dal sostegno agli anziani soli al taxi sociale alla spesa solidale durante il lockdown; fino al project financing già in discussione per investire nel fabbricato di via Rosselli creando il rettangolo della cultura per anziani e giovani. 

«Senza dimenticare le politiche familiari a partire dallo studio per l’applicazione del fattore famiglia comunale, proposta a cui tiene molto Marchiori e che è piaciuta così tanto da essere copiata dalla lista concorrente, evidentemente a corto di idee».

Ciro Maschio ha ricordato come l’amministrazione uscente avesse ereditato un disavanzo di oltre un milione di euro che aveva prodotto enormi sacrifici per tutti, e nonostante i danni lasciati dall’amministrazione Bigon del PD e alle difficoltà dovute al Covid, il Comune di centrodestra è riuscito a mettere in cantiere opere per più di 2 milioni. «Votate Gusadagnini sindaco e i candidati di Fratelli d’Italia Diego Marchiori e Sara Bonizzato» ha concluso il responsabile provinciale della Meloni.

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