Presentazione del libro: Le Arche Scaligere di Verona

giovedì 22 ottobre 2009, ore 17.30 Museo di Castelvecchio, sala Boggian.
Introducono Erminia Perbellini, Assessore alla Cultura del Comune di Verona, Ugo Soragni, Direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto Gian Antonio Danieli, Presidente dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti. Intervengono Andrea De Marchi, Università degli Studi di Firenze Gian Maria Varanini, Università di Verona. Moderatore Paola Marini, Dirigente Musei d’Arte e Monumenti del Comune di Verona. [//]Il libro Le Arche Scaligere di Verona di Ettore Napione, funzionario conservatore al Museo di Castelvecchio, è dedicato a uno dei complessi monumentali più importanti di Verona, sia sul piano storico-artistico che sul piano simbolico. Il volume narra la storia del sepolcreto della dinastia degli Scaligeri, costruito per tappe successive tra la fine del Duecento e il Trecento. Lungo sette secoli le grandi arche di Cangrande della Scala (morto nel 1329), di Mastino II della Scala (morto nel 1351) e Cansignorio della Scala (morto nel 1375) sono sopravvissute a guerre e rivolgimenti politici, e hanno continuato a sorprendere i visitatori della città, conquistando uomini di cultura, poeti e artisti. Le statue dei cavalieri portati al cielo da una preziosa architettura piramidale sono fascinose e suscitano un senso di mistero, sia perché trasformano la morte nella possibilità di celebrare in eterno il potere degli Scaligeri presso i viventi, sia perché nascondono significati legati all’arte, alla storia e alla religione, come fossero degli oracoli che chiedono di essere interrogati. Il libro ha l’ambizione di raccontare questi valori, di presentare documenti, interpretazioni e ipotesi. Vuole narrare, inoltre, il rapporto tra i signori scaligeri e gli scultori, per far conoscere artisti di talento, meno celebrati dalla storia: il Maestro di Santa Anastasia; il Maestro dell’arca di Mastino II e il lombardo Bonino da Campione. L’opera è stata voluta e interamente finanziata dall’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, che ne ha affidato la pubblicazione e la distribuzione all’editore Umberto Allemandi di Torino. Durante la presentazione, l’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti sarà rappresentato dal suo presidente, il professor Gian Antonio Danieli. Ospite dell’incontro sarà anche l’architetto Ugo Soragni, direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto, per la sua competenza e per collegare gli studi sulle Arche Scaligere con l’attualità dei restauri in corso all’arca di Cansignorio della Scala e alla cancellata del cimitero. Questo restauro procede in modo esemplare per raffinatezza e per tecnica, e promette di restituire i monumenti al meglio del loro splendore. La presentazione scientifica del libro è affidata a Gian Maria Varanini, professore di Storia Medievale all’Università degli Studi di Verona, specialista di prestigio internazionale e curatore della mostra organizzata a Verona nel 1988, dal titolo Gli Scaligeri 1277-1387. Il secondo è Andrea De Marchi, professore di Storia dell’Arte all’Università degli Studi di Firenze, tra i massimi conoscitori dell’arte italiana del Trecento e curatore della mostra del 2006 sul pittore Gentile da Fabriano. Con l’occasione verrà segnalata anche la ristampa del volume La statua equestre di Cangrande I della Scala. Studi, ricerche, restauro, a cura di Sergio Marinelli e Giulia Tamanti, edito del 1995, grazie al contributo della Banca Popolare di Verona. La ristampa è corredata di un’importante appendice dedicata alle indagini diagnostiche e alla manutenzione conservativa effettuata dall’Istituto Centrale del Restauro nel 2007 sulla statua di Cangrande della Scala, esposta al Museo di Castelvecchio. La scultura equestre, come noto, proviene sull’arca monumentale dello scaligero, dove fu sostituita nel 1909 da una copia realizzata dallo scultore Rodolfo Dusi. Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail