Riforma sanitaria territoriale. Le Case di Comunità sostituiranno gli ambulatori del medico di famiglia.

Parte la riforma dell’assistenza sanitaria territoriale. L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) l’ha impostata nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) ed è stata trasmessa alla Cabina di Regia per il Patto per la Salute. Si tratta di una primissima bozza che dovrà essere vagliata dalle Regioni e dalla politica, ma che è già un primo passo per aggiornare l’organizzazione sanitaria alle nuove esigenze della società italiana. La sanità rimane una competenza regionale. Quindi le regioni, all’interno delle linee guida, potranno modulare la riforma secondo le proprie esigenze.
L’unità base della riforma è il Distretto Socio-Sanitario, uno ogni 100 mila abitanti, che coordina le Rsa e l’assistenza domiciliare e tutti i servizi sanitari e sociali
In ciascun Distretto ci saranno una Centrale operativa, un’Unità speciale di continuità assistenziale con un medico e un infermiere ogni 100 mila abitanti, almeno 4 Case di Comunità, di cui una coperta h24, 2 Ospedali di Comunità con 20 posti letto ogni 50 mila abitanti e un Hospice  con 10 p.l/10mila abitanti
E’ prevista una Casa di Comunità ogni 20/25 mila abitanti, che calano a 10/15mila per le zone rurali. In ciascuna di esse avranno sede le aggregazioni di medici di famiglia e pediatri. Tutte le unità saranno collegate online e raggiungibili con il numero verde “116117”. Nella Riforma anche prevista la nuova figura dell’Infermiere di Comunità per ogni 2.000 abitanti.

Il fatto nuovo, il nucleo centrale della riforma è costituito dalla Casa della Comunità.  Ne sono previste 1288 con uno stanziamento di 2 miliardi. Sarà l’interfaccia fra l’utente ed il SSN. 
Non è ancora chiaro come avverrà il passaggio dall’attuale sistema basato sugli studi privati dei medici di famiglia e le Case di Comunità che ne rappresentano l’aggregazione in strutture fisiche distribuite sul territorio per rendere un servizio migliore mediante l’affiancamento direzionale infermieristico e la dotazione di strumenti per una diagnostica di base. La Casa di Comunità garantirà l’assistenza medica e infermieristica h.24 tutti i giorni, comprese visite specialistiche, i prelievi e le prenotazioni. 

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