Regione Veneto, stanziati 12,7 mln per distretti produttivi e aggregazioni di filiera

Nei bandi compresi progetti di ricerca e sviluppo, logistica e risparmio energetico Confermata l’efficienza delle strutture per l’innovazione e internazionalizzazione. [//]

I distretti produttivi e le aggregazioni di filiera tra le aziende dello stesso settore o di comparti contigui si confermano tra gli organismi più efficienti per l’innovazione e l’internazionalizzazione del sistema economico, utili elementi di supporto per il mondo imprenditoriale soprattutto in questo periodo di serie difficoltà congiunturali. Confindustria Verona informa a questo proposito che la Regione Veneto ha pubblicato i nuovi bandi di finanziamento dedicati ai distretti e alle aggregazioni.

Per quanto riguarda le aggregazioni di filiera o di settore, la Giunta del Veneto ha infatti approvato nello scorso luglio l’assegnazione di contributi per un totale di 2,3 milioni di euro, destinati a progetti di ricerca e sviluppo di innovazione e di trasferimento tecnologico, alla riconversione del ciclo lavorativo con finalità di risparmio energetico e alla riduzione di emissioni inquinanti o all’utilizzo di energia pulita.

Tra le altre destinazioni dei fondi regionali spiccano le “azioni logistiche” che puntano alla razionalizzazione dei trasporti e a un migliore immagazzinamento dei materiali, anche ai fini della riduzione dei consumi energetici, nonché l’informatizzazione e l’introduzione di nuove tecnologie per le comunicazioni tra diversi siti produttivi. La domanda di contributo e la documentazione dovrà essere inviata alla Regione entro il 30 settembre.

Relativamente ai distretti e ai metadistretti, la Giunta del Veneto ha deciso di stanziare complessivamente 10,4 milioni di euro (in questo caso la domanda andrà inviata entro il 30 ottobre) per progetti di innovazione e ricerca rivolti allo sviluppo di prodotto o processo o a progetti di sviluppo tecnologico per la realizzazione di prototipi.

Altre misure finanziabili con il provvedimento regionale sono il trasferimento tecnologico per le applicazioni produttive, la realizzazione di opere strutturali funzionali al sistema produttivo o al miglioramento e risanamento ambientale del territorio, le attività rivolte alla riduzione delle emissioni inquinanti e gli interventi destinati al risparmio energetico e all’applicazione di sistemi energetici puliti o rinnovabili.

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