Ritornano i volontari alla Spianà. Traguardi: ora un piano per rigenerare la zona

Oltre 60 veronesi in azione, più di un centinaio di sacchi di spazzatura raccolti e decine di rifiuti speciali accumulati, tra cui vecchie biciclette, materassi, reti metalliche, copertoni e addirittura lo scafo di una piccola imbarcazione, ritrovato in mezzo agli alberi. Ha riscosso un grande successo la terza e ultima (ma solo per ora) domenica di pulizia straordinaria e riscoperta della Spianà, promossa dal movimento civico Traguardi. L’appuntamento, culturale oltre che ecologico, ha visto la partecipazione di Davide Peccantini, storico e divulgatore, autore di numerosi libri sulla storia dei quartieri cittadini, che ha illustrato ai volontari la storia del sito. «L’iniziativa ha mostrato ancora una volta quante siano le persone disposte a darsi da fare per ripulire quest’area importantissima, con l’obiettivo di trasformarla nel cuore verde dei quartieri dell’ovest veronese», dicono Giulia Liviero e Mattia Ambrosi del gruppo di Traguardi della terza circoscrizione. «Cittadini di tutte le età si sono messi al lavoro per pulire zone che decenni di abbandono incontrollato hanno trasformato in vere e proprie discariche, per ribadire forte e chiaro che il patrimonio ambientale cittadino va tutelato e restituito al meglio».
Ora Traguardi auspica provvedimenti concreti per la bonifica complessiva e la rivitalizzazione dell’area. «La sensibilità dei veronesi sul tema dei rifiuti e dell’ambiente è aumentata moltissimo negli ultimi mesi e questo è un grande risultato al quale siamo felici di aver contribuito con le nostre iniziative», afferma Giacomo Cona, segretario di Traguardi. «Ora, però, serve l’intervento concreto e risoluto da parte del Comune e dell’Amia, con il coinvolgimento e la responsabilità dei privati proprietari dei terreni che versano in situazioni più drammatiche, poiché l’area necessita di un’operazione di bonifica su vasta scala».
Manca una visione di rigenerazione di questo grande spazio verde, che potrebbe essere frequentato in sicurezza e vissuto con quotidianità da tantissime persone. Il primo passo potrebbe essere quello di programmare interventi semplici, ma allo stesso tempo necessari come l’installazione di telecamere di sorveglianza lungo le aree in cui avvengono più frequentemente gli scarichi abusivi di rifiuti, la predisposizione di un sistema di illuminazione pubblica lungo i tratti non illuminati di via Sogare e di numerosi cestini nell’area attorno alla pista da BMX.

«Piccole opere di prevenzione del degrado e dell’insicurezza, grazie alle quali la Spianà potrebbe diventare ancora di più a misura di cittadino», spiega Cona. «Un grande cambiamento sarebbe poi rappresentato dalla creazione di un percorso ciclopedonale, attrezzato e segnalato, che metta in connessione i quartieri della terza circoscrizione e fornisca ai cittadini un canale di spostamento attraverso il verde».
Conclude Cona: «Noi abbiamo fatto la nostra parte, e continueremo a farla, e la sensibilità dei cittadini non manca. Ora però serve un deciso cambio di rotta da parte dell’Amministrazione. Non basta elogiare i comportamenti virtuosi dei volontari, serve agire per migliorare davvero la vita dei quartieri».

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